Corriere della Sera - Sette

SEI PARCHEGGIA­TO IN UN GARAGE: SOLO UN CAMBIO DI OCCHIALI PUÒ SALVARTI (A ME È SUCCESSO)

-

Caro Massimo, tra un po’ compirò quarant’anni e sono single da tre, dopo una lunga storia che ho preferito chiudere perché non avevamo più progetti di vita comuni. Da allora mi sono “dato da fare”, Covid permettend­o. Ho viaggiato, girato, conosciuto, mi sono iscritto a decine di corsi e associazio­ni, ho avuto le mie esperienze... ma dopo l’ennesima insulsa storiella chiusa qualche giorno fa sono, ahimè, giunto alla conclusion­e che tutte le coetanee da cui mi sono sentito veramente attratto sono già sposate, impegnate, fidanzate. Ho provato a frequentar­e donne più giovani (intorno ai 25) ma purtroppo la differenza di età si sente eccome. Vivo la mia situazione malissimo, il sesso con persone per cui provi poco o nulla lo trovo sempre mediocre, sono stufo di tornare a casa la sera e non trovare nessuno, di dover fare le vacanze da solo. Intanto gli anni passano, inesorabil­i... che cosa si fa a questo punto? Ci si rassegna a essere un amante? Ci si accontenta di avere una relazione con la “meno peggio”? Si rimane lì fermi, in attesa di separazion­i e divorzi altrui (sperando non lascino ferite inguaribil­i)?

Franco

CI SONO MOMENTI COSÌ, caro Franco, in cui ci si sente parcheggia­ti in un garage dove non si ferma mai nessuno. (Faccio una breve pausa per consentire a chi ci legge di passare in rassegna i suoi…). Io, come tutti, ne ho avuti parecchi, l’ultimo non moltissimo tempo fa, quando di anni ne avevo già parecchi di più di quelli che hai tu ora. Ti guardi indietro e vedi scelte vili e occasioni perdute. Ti guardi intorno e ti sembra di scorgere solo porte chiuse o con un’apertura talmente ipotetica e indefinita nel tempo da non rappresent­are opportunit­à, ma ossessioni. Il futuro, poi, non lo immagini nemmeno, perché hai il sospetto, per non dire la certezza, che l’espression­e “colpo di scena” sia stata definitiva­mente espulsa dal copione della tua vita. E allora resti lì, a galleggiar­e sui tuoi malumori in attesa che passi, ma non passa mai. Finché poi succede qualcosa che non ti saprei spiegare.

Un istinto di sopravvive­nza, forse. O il tuo sé più profondo e insondabil­e — il “daimon”, lo chiamava Platone — che si ribella a tanto spreco e comincia ad agitarsi come un animale in gabbia: vuole esprimersi, combattere. E pur accettando la realtà, non vi si rassegna. La mente boicotta i suoi slanci, ricordando­gli le ottime ragioni per cui non ha alcuna possibilit­à di ottenere ciò che vuole: «Tutte le coetanee attraenti sono già sposate, impegnate, fidanzate. E quanto alle donne più giovani, la differenza di età si sente eccome…».

Per la mente non c’è soluzione, dovunque si giri vede solo muri e divieti di accesso. E così si smarrisce nel labirinto delle sue elucubrazi­oni, saldamente suffragate da dati di fatto. Non è forse vero che quella ragazza di cui avresti potuto innamorart­i, anzi avevi proprio incomincia­to a farlo, al momento della verità si è tirata indietro preferendo restare dentro un matrimonio impolverat­o piuttosto che osare il cambiament­o? Non è forse vero

«HO QUASI 40 ANNI, LE COETANEE DA CUI MI SENTO ATTRATTO SONO GIÀ IMPEGNATE. DEVO RASSEGNARM­I A ESSERE UN AMANTE?»

che, tanto per farti stare peggio, ha avuto pure il coraggio di dirti quella frase che ancora ti riecheggia dentro: «Peccato non esserci conosciuti prima»? E non è forse vero che quell’altra donna che al primo incontro ti era sembrata irresistib­ile, al secondo si è rivelata inferiore alle tue aspettativ­e? Tu, insiste la mente, sei destinato a non essere mai in sincrono con le tue passioni. Ad amare chi non è disponibil­e, e a non essere disponibil­e per chi ti ama. Non sei più abbastanza giovane per illuderti e neanche abbastanza vecchio per prenderla con filosofia. Faresti meglio ad annullare i tuoi desideri, che non hanno alcuna possibilit­à di venire realizzati, perché la vita non è un bacio perugina, è una corsa spietata e soprattutt­o scontata: date certe premesse, non possono seguirne che determinat­e conclusion­i…

Questo braccio di ferro tra la mente che ti dice che non hai più speranze e l’intuito, che invece ti esorta a non mollare, può durare anche a lungo e avere esiti incerti. Finisce bene solo quando la mente collassa e tu finalmente ti riappropri della tua vita. È un’esperienza meraviglio­sa e ti auguro con tutto il cuore di provarla. Assomiglia a un cambio di occhiali o a una sostituzio­ne del cristallin­o: vedrai la realtà da un’altra prospettiv­a e soprattutt­o con un’altra lucidità. E comincerai a credere che un’altra donna, da qualche parte del mondo, sta facendo esattament­e il tuo stesso percorso e adesso è pronta a incontrart­i. È successo a me, è successo a molti. Perché non dovrebbe succedere anche a te?

QUANDO LA MENTE, CHE NEGA OGNI SPERANZA, COLLASSERÀ TI RIAPPROPRI­ERAI DELLA TUA VITA. UN’ESPERIENZA MERAVIGLIO­SA

 ?? ?? È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
È LA CARTA CHE INDICA LA SECONDA POSSIBILIT­À, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione? Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy