VISITE GUIDATE DEL DIRETTORE TRA MUMMIE, GEROGLIFICI E IL FARAONE BAMBINO
a impressione pensare che il primo pezzo di quella che diventerà una delle collezioni più importanti del mondo sia arrivato a Torino nel 1630. Quando l’Italia era nella morsa della peste che colpì soprattutto Milano e ispirò Alessandro Manzoni per i suoi Promessi sposi. La Mensa Isiaca era una tavoletta di bronzo con intarsi di altri metalli del I secolo d. C. nella quale venivano “imitati” i geroglifici. Era stata creata a Roma per il culto della dea Iside e scampata alla distruzione dopo avventure mirabolanti: sfuggita al Sacco della città eterna era stata “salvata” dai Lanzichenecchi per poi finire nella collezione del cardinale-letterato Pietro Bembo, in seguito nelle Collezioni Gonzaga e infine ai Savoia.
Ma i geroglifici sarebbero stati compresi e tradotti soltanto due secoli dopo, nel 1822, dal padre dell’egittologia moderna, l’archeologo francese Jean-François Champollion, che riuscì a decrittare la Stele di Rosetta, dal 1802 custodita al British Museum.
Il Museo Egizio, il più antico del mondo interamente dedicato alla cultura che si è sviluppata lungo il corso del Nilo, nacque due anni dopo, nel 1824. E oggi più che mai brilla come un gioiello sempre rinnovato grazie alla sua impressionante collezione (tra cui 219 mummie e sarcofagi animali e 24 mummie umane visibili) e alla capacità
FNOTES IL CAFFÉ AMATO DA CAVOUR
Dall’Egizio pochi passi: su via Po, all’8, stucchi e velluti rossi di Fiorio, storico caffè del 1780, amato da Cavour.
Il cono gelato da passeggio è nato qui.
Bisogna spingersi invece nelle viuzze del castrum romano, oggi Quadrilatero, per trovare in piazza
della Consolata
Al Bicerin, caffè del 1763 dove gustare l’omonima golosa bevanda-culto.
LUXEMBURG STORIA E LIBRI
Per passare pian piano dai piaceri della gola a quelli del cervello in via Belfiore 50, nel San Salvario della movida, al Luna’s Torta trovate
cibo, libri e musica.
Tornati in zona Egizio
fate un salto alla libreria internazionale
più rinomata, la Luxemburg (foto) di via Accademia delle Scienze 3, fondata da Angelo Pezzana.
Enrico Caiano di essere da allora rimasto al centro della Storia. Questo grazie a Christian Greco, 47 anni, egittologo di fama internazionale, che lo guida dal 2014, chiamato da Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino.
Mostre temporanee, conferenze, visite guidate e Passeggiate del Direttore con Christian Greco appunto (massimo 32 persone con prenotazione) che accompagna personalmente i visitatori alla scoperta dei tesori delle sale. La prossima, per esempio, sarà il 25 febbraio (dalle 20 alle 22).
L’Egizio è sempre aperto: orari, tipi di accesso e qualsiasi tipo di informazione sono sul sito museoegizio.it, molto ben costruito e facile da consultare. I biglietti vanno fatti online. Quest’anno, se possibile, c’è un motivo in più per visitare i quattro piani del museo: 101 anni fa fu scoperta la tomba di Tutankhamon, il faraone bambino che più di ogni altro personaggio fece conoscere al mondo il volto dell’antico Egitto.