CAPOLAVORI SOPRAVVISSUTI DANAE E IL DISCOBOLO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
el magnifico contesto delle Scuderie del Quirinale (costruite tra il 1722 e il 1732 e firmate prima da Alessandro Specchi e poi da Ferdinando Fuga) è aperta una mostra dal doppio registro: insieme artistica e storica. È un itinerario alla scoperta di un capitolo essenziale per la tutela del nostro Immenso Patrimonio culturale: il pericolo corso dai nostri beni architettonici, pittorici e scultorei durante la Seconda guerra mondiale. La mostra si intitola Arte Liberata 1937-1947 (resterà aperta fino al 10 aprile 2023) e racconta l’eroica mobilitazione di donne e uomini legati alla tutela per proteggere i nostri tesori: soprintendenti, storici dell’arte, semplici custodi, imballatori, autisti di camion.
All’inizio il visitatore si imbatte in un capolavoro assoluto: il Discobolo Lancellotti, copia marmorea romana di Età Antonina dell’originale bronzeo (perduto) di Mirone: dietro appare Adolf Hitler che nel 1938 riuscì ad acquistarlo dal Principe Lancellotti dopo mille pressioni su
NMussolini. Sarebbe stato destinato al futuro, farneticante Museo del Reich poi mai realizzato. Il Discobolo tornerà in Italia solo nel dopoguerra e grazie a un difficile lavoro diplomatico: nella mostra si ricostruisce il capitolo delle restituzioni dopo le razzìe, per esempio di Herman Göring che si impossessò della Danae di Tiziano per abbellire la sua tenuta di campagna.
Ma poi ci sono le storie delle donne degli uomini che protessero dai bombardamenti centinaia di capolavori: l’assoluto protagonista Pasquale Rotondi, soprintendente alle Gallerie delle Marche, che trasportò e salvò per esempio la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca (perno splendido della mostra). O Fernanda Wittgens, prima direttrice di Brera, eroina della Resistenza, protagonista della ricostruzione del museo nel Dopoguerra. O Palma Bucarelli, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma. Luigi De Gregori che salvò il Patrimonio librario nazionale. Fotografie, filmati, documenti ci riportano in una stagione tragica ma essenziale nella storia del nostro Paese.
NOTES PIANOFORTI E STAMPE
In via del Boschetto 37 una certezza gastronomica: Valentino/Birreria Peroni, un’insegna antica che racconta cento anni di storia. Servizio semplice, ottime minestre, grandi scamorze alla griglia, buona carta dei vini. Attenzione all’affollamento nelle
ore di punta.
Volete ammirare una delle più antiche tipografie d’Europa che ha stampato biglietti da visita, carte intestate e menù per Papi, regnanti, case principesche? Sotto alle Scuderie, in via dell’Umiltà 38, è aperta dal 1780 (sempre qui) l’Antica
Stamperia Trevi. Ancora oggi stampa per la Presidenza della Repubblica.
Comprare o noleggiare un pianoforte? In via de’ Lucchesi, da 60 anni la famiglia Castrianni accontenta concertisti, cantautori, privati
musicofili.