Corriere della Sera - Sette

«L’EMPATIA NASCE DALLO SPARTITO E DALLA DISCIPLINA»

Non solo social e tecnica. Il consiglio della pianista Angela Hewitt ai giovani. Alla Scala per la Fondazione Rava

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Scivola qualche breve inciso in inglese all’interno delle risposte in italiano. Le parole vivono di quell’accento che ti aspetti da una delle due cinematogr­afiche Ladies in Lavender. Angela Hewitt è molto più giovane delle eroine del film (Judi Dench & Maggie Smith), ma l’inflession­e della voce ti comunica il profondo amore per la musica, proprio come per le due nostre eroine del film. Un amore unito, sin da bimba, allo studio indefesso dei grandi musicisti che hanno reso Hewitt una delle più note pianiste internazio­nali. Atteso è il suo ritorno nel teatro che l’ha praticamen­te tenuta a battesimo, la Scala di Milano. Qui nel 1980 conquista il secondo premio al Concorso Ciani, senza però che il primo venga assegnato: è la vincitrice. «Mi emoziona tornare a Milano in quest’occasione, quasi come un debutto, benché alla Scala abbia già suonato». Hewitt sarà al Piermarini, il 6 maggio, nella doppia e oggi consueta veste di solista e direttrice d’orchestra. Suonerà con i Cameristi della Scala, protagonis­ti della serata benefica organizzat­a a favore della Fondazione Francesca Rava, programma giocato tra Bach e Mozart, con Hewitt impegnata anche come solista del Terzo brandeburg­hese e del celeberrim­o Concerto K. 467.

Esempi celebri della doppia formula tastiera e bacchetta hanno visto in passato figure come Karajan, Barenboim o Ashkenazi, grande l’effetto on stage, non sempre però i due ruoli risultavan­o conciliabi­li. «Sono una pianista che anche dirige, assolutame­nte non c’è la volontà di incarnare un altro ruolo. Vent’anni fa ho deciso di indossare questa doppia veste, ma pensando a un approccio che fosse esclusivam­ente al servizio della musica e dell’autore. La formula vincente sta nel dialogo con gli altri strumentis­ti. Solo attraverso il confronto e la condivisio­ne di idee tra musicisti, raggiungi la perfetta dialettica nell’esecuzione. Tutto deve nascere dallo studio della partitura, la volontà dell’autore, condivider­e emozioni. Risulta tutto più immediato, sia per l’interprete, ancor più per il pubblico».

Canadese d’origine, famiglia di musicisti, padre organista e madre pianista, dal 1985 londoner a tutti gli effetti, Hewitt l’italiano l’ha fatto suo dopo aver preso residenza sul Lago Trasimeno e creando il suo buen retiro in terra umbra. Nel 2005 ha deciso di sfruttare il suo illustre know-how musicale e ha creato il Trasimeno Music Festival , di cui è direttrice artistica. Tanta musica illustre, come gli ospiti speciali: nel 2023 la scrittrice Margaret Atwood e l’attore Samuel West; quest’anno (dal 27 giugno al 3 luglio), lo studioso britannico Sir Simon Schama. Come sempre tanto Bach. «Rappresent­a il mio Dna, come le Variazioni Goldberg, un capolavoro, le suono da 50 anni. La prima volta da bambina a Ottawa. Da allora ogni volta è un vero viaggio spirituale. Permette sia a chi le interpreta sia a chi ascolta di entrare in una dimensione superiore». Bach solo Bach? «Certo che no. Ma per studiare a fondo un autore bisogna potersi concentrar­e, isolarsi con lo spartito. L’ultima volta che ho potuto farlo è stato durante il lockdown: mi sono confrontat­a con quel mostro sacro che è la Sonata Hammerklav­ier di Beethoven. Così facendo ti senti poi sicuro in palcosceni­co». Ecco il segreto del suo successo. «Piuttosto una disciplina artistica. Oggi tecnologia e social fanno apparire ai giovani musicisti tutto semplice. Non è così. Forse tecnicamen­te sono più preparati rispetto al passato, ma l’empatia col pubblico come con un’orchestra nascono dalla conoscenza del testo musicale. La si acquisisce solo quando sei a tu per tu con lo spartito. E lo studio si trasforma in magia».

Gian Luca Bauzano

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 ?? ?? Angela Hewitt (foto) è la star del concerto benefico alla Scala il 6 maggio alle 20. Info e biglietti: eventi@nphitalia. org; 02.54122917
Angela Hewitt (foto) è la star del concerto benefico alla Scala il 6 maggio alle 20. Info e biglietti: eventi@nphitalia. org; 02.54122917

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