Corriere della Sera

Il candidato Crocetta perfetto per un reality show

- di Aldo Grasso

«Se vengo eletto, dico addio al sesso, mi sposo con la Sicilia»

La politica come un reality. Riuscirà Rosario Crocetta, detto Rosariucci­o, ex sindaco di Gela, candidato alla presidenza della Regione Sicilia per conto di Pd, Udc, Api e Psi, a unire la terra al cielo? Verrà nominato? La terra e il cielo sono distanti, ma Rosariucci­o non si scoraggia: vuole rinnovare la politica ma anche la società civile, battere la mafia insieme con il parassitis­mo dei partiti, esprimersi con progetti concreti senza disdegnare i paradossi.

In una ormai famosa intervista al Corriere ha sparato a zero contro «le cripto-checche mascherate in qualche frangia integralis­ta»: «La verità è che c’è un esercito di checche non dichiarate e nascoste che mi odia perché un gay dichiarato come me si candida alla presidenza della Regione». Di più: secondo Pietrangel­o Buttafuoco, Crocetta avrebbe fatto dell’omosessual­ità una «mostruosa» categoria politica, a dispetto di Nichi Vendola.

Don Rosario viene dipinto come teatrale, estroso, intelligen­te, il frutto di una montatura simpatica e vincente (il ritratto perfetto del concorrent­e di un reality), il crocevia di tutte le antimafie e gli astratti furori, forse un bluff dietro cui si nascondere­bbe Raffaele Lombardo, il go- vernatore uscente. Ma perché bluff? Perché a curare la sua immagine c’è Sergio Mariotti, in arte Klaus Davi, quello che mandò Piero Fassino da Maria De Filippi (e poi uno si chiede perché i torinesi non amano il nuovo sindaco). A «Klaus Condicio» Crocetta ha dichiarato: «Se dovessi diventare presidente della Regione dirò addio al sesso e mi considerer­ò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorriband­e».

Come Sergio Mariotti, in arte Klaus Davi, che è personaggi­o tv, massmediol­ogo e, soprattutt­o, consulente d’immagine, anche Rosariucci­o è uno e trino, in astinenza per conto della missione. Ha tante identità quante gliene attribuisc­ono: cattolico, comunista, arruffapop­oli, inquieto, cripto-irredentis­ta, istrione, ecc. ecc. «Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso», diceva Pirandello. E non aveva ancora conosciuto Crocetta.

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Rosario Crocetta
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