Corriere della Sera

La Juve parte a mille: 2-0

Polemica di Cassano con il Milan

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

TORINO — Non c’è più Alessandro Del Piero, il capitano che ha fatto la storia. Ma ci sono segnali importanti, nella prima vittoria della Juve con lo scudetto cucito sul petto. La vittima è la stessa di un anno fa nell’esordio, il Parma e lo stesso è anche il primo marcatore: Lichtstein­er. Allora era stato un trionfale 4-1, stavolta un più contenuto 2-0 con un gol contestato (il raddoppio di Pirlo), ma alla fine conta il risultato.

La Juve manda un primo segnale al campionato anche se la partenza, stavolta, è un po’ meno lanciata. Senza Conte in panchina, la squadra del primo tempo è lenta, confusa, stranament­e involuta, quasi avvertisse l’assenza della sua guida carismatic­a.

Carrera in panchina si sbraccia, ma non è la stessa cosa. E in campo, all’inizio, i risultati sono modesti. Il primo tiro nello specchio della porta, a parte un rigore sbagliato da Vidal al 34’, è firmato da Giovinco al 43’ e l’occasione più nitida è un destro di Vucinic che sorprende Mirante fuori dai pali (si aspettava il cross) in pieno recupero. Vidal pasticcia, Marchisio non si inserisce e gli attaccanti aspettano il pallone senza dare profondità.

Persino Pirlo, nella confusione generale, non sa che pesci prendere. Forse manca la guida sicura di Conte, le sue urla assatanate e la sua grinta. Il rigore è un regalo quasi inaspettat­o (il fallo di Mirante su Lichtstein­er è evidente ma il difensore è in fuorigioco), l’esecuzione moscia di Vidal è la conferma che i campioni nel primo tempo, oltre che sballati, sono anche distratti.

Nella ripresa lo spartito cambia in fretta. La Juve è un’altra Juve: decisa, convinta, grintosa, fotocopia felice dell’anno scorso. Il Parma resta sorpreso e finisce travolto. Quello che sino all’intervallo non funziona- va, dopo funziona alla perfezione: gli esterni spingono, Vidal si sveglia dal torpore, Vucinic è dentro la partita. Fioccano le occasioni e arrivano i gol.

Uno dietro l’altro. Due nel giro di 4 minuti, tra il 9’ e il 13’: Lichsteine­r si inserisce, da attaccante consumato, sul cross basso di Asamoah che aveva travolto Rosi e Pirlo raddoppia su punizione. Ci sono state discussion­i sul raddoppio bianconero: il tiro dell’ex milanista parato da Mirante supera la linea bianca? Alla fine le immagini televisive chiariscon­o la questione e annacquano le polemiche.

Nessun dubbio, invece, sul fatto che la vittoria dei campioni d’Italia sia meritata. La Juve

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