I giovani super citati Ma non c’è un progetto
Nell’agenda per la crescita i giovani sono nominati per nove volte. Ma nei discorsi pronunciati fin qui da Mario Monti compaiono molto di più. Quello alla «generazione perduta» è un richiamo costante e doloroso che il premier fa per ricordare a se stesso il primo obiettivo che il suo governo si è posto: restituire un futuro al Paese attraverso i giovani. In questo senso tutti i provvedimenti che riportano il nostro Paese su un cammino di crescita sono provvedimenti rivolti alle nuove generazioni. Ma se dovessimo cercare nel programma passato e futuro di questo governo interventi rivolti specificatamente a loro, ecco, troveremmo nove citazioni. La maggior parte delle quali riguardano quello che è stato fatto attraverso la riforma del lavoro per l’inserimento e la lotta alla precarietà. E poi alcuni passaggi relativi alla scuola e all’università, dove si sono avviate per ora alcune riflessioni intorno al merito. Ora l’agenda del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, riporta alcuni nuovi interventi che potrebbero interessare le nuove generazioni, in particolare il decreto sulle start up (aziende innovative) che dovrebbe vedere la luce la prossima settimana. Come provvedimento di bandiera, il sottosegretario Antonio Catricalà ha ricordato l’entrata in vigore della normativa che consente agli under 35 di aprire una società a responsabilità limitata con un solo euro. Basterà tutto questo a restituire fiducia nel futuro alla «generazione perduta»?