Sanità In discussione la professione in ospedale
«Liberalizzare significa liberare risorse per rendere più trasparente ed efficace il sistema». Il ministro della Sanità Renato Balduzzi chiarisce così il senso dei provvedimenti che dovranno portare liberalizzazioni anche in questo settore. A cominciare dall’esercizio della libera professione dei medici ospedalieri (la cosiddetta intramoenia) che diventa più trasparente nei suoi meccanismi attraverso la tracciabilità del lavoro fuori del reparto. Si andrà anche verso la creazione di un modello di assistenza sul territorio che, attraverso forme di associazionismo tra medici di famiglia, garantisca assistenza 24 ore su 24, in modo da creare una valida alternativa ai pronto soccorso dei nosocomi. E ancora. Novità anche per i sistemi di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle Asl per sottrarli alla politica e alla pratica della spartizione. Fra i provvedimenti, è intenzione del ministro procedere all’introduzione di norme che non consentano la vendita delle sigarette ai giovani. È previsto anche lo snellimento delle procedure per la registrazione di circa 31 mila vecchi prodotti che, già in commercio in Italia, dovranno essere rivalutati entro il 2015 dall’Agenzia italiana dei farmaci (Aifa) in base ad una legge del ’96. I tempi sono molto stretti, visto che l’esame dei dossier per l’autorizzazione deve ancora cominciare. Il rischio è che per quella data il lavoro non possa essere ultimato e che gran parte degli omeopatici restino fuori dal mercato. Ecco, allora, la semplificazione che, garantiscono, non renderà meno stringenti i controlli sulla sicurezza. Trovano inoltre forma iniziative per il contrasto al gioco d’azzardo riconosciuto come malattia. Le vittime con diagnosi potrebbero non subire il pignoramento dei beni in caso di debiti conseguenti la pratica del gioco. Sarà anche vietata l’installazione di apparecchi vicino alla scuole.
mdebac@corriere.it