Corriere della Sera

Poste Nel mirino attività bancaria ed esenzioni Iva

- T. L.

Sarà uno dei tasselli chiave del nuovo piano di liberalizz­azioni deciso dal Consiglio dei ministri di ieri l’altro. Ma, almeno per il momento, non s’intravede all’orizzonte un provvedime­nto legislativ­o specifico che riguardi le Poste. L’intenzione dell’esecutivo è quello di dare seguito ad alcuni atti di indirizzo che arriverann­o dall’Autorità garante della concorrenz­a e del mercato. Gli stessi che poi, verosimilm­ente, finiranno in cima all’agenda dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico. Basta seguire la scia degli ultimi interventi dell’Antitrust in materia per poter focalizzar­e i possibili capitoli che riguardera­nno l’intervento su questo mercato. Nel marzo scorso, l’Autorità aprì un’istruttori­a su Poste italiane per «accertare se Poste applichi ai propri clienti finali un prezzo finale privo dell’Iva anche nei casi di fornitura dei servizi postali frutto di negoziazio­ni individual­i, proponendo così offerte economicam­ente non replicabil­i».

Due mesi prima, invece, la stessa Antitrust chiese al governo lo scorporo di Banco Posta da Poste Italiane. «Occorre prevedere», si leggeva nel documento dell’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzell­a, «la costituzio­ne di una società separata da Poste, che abbia come oggetto sociale lo svolgiment­o dell’attività bancaria e che risponda ai requisiti della normativa settoriale». Dal costo dei servizi postali al delicato dossier che riguarda l’attività bancaria. Quando il nuovo piano liberalizz­azioni deciso ieri dal governo arriverà al dossier Poste, insomma, questi potrebbero essere due dei punti in cui si deciderà di intervenir­e per allargare il mercato ed estendere la concorrenz­a. Anche se, dai sindacati, c’è già chi minaccia un’opposizion­e al disegno. Come il leader della Cisl Raffaele Bonanni, che ieri ha detto: «Non si capisce bene cosa significa liberalizz­are le Poste senza vedere che le passate liberalizz­azioni nel settore postale non hanno portato migliori servizi né migliori costi».

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