IL CASO DI JULIAN ASSANGE I PARADOSSI DEI PROGRESSISTI
maggiori esponenti della cinematografia di sinistra. Eppure esistono nella vicenda almeno tre aspetti che l’opinione pubblica progressista sembra avere ignorato.
In primo luogo Assange è accusato di stupro da due giovani donne svedesi. Sembra che il rapporto, all’inizio, fosse consenziente e che abbia smesso di esserlo nel momento in cui le due donne si sono ribellate a certi modi violenti del loro partner. Molte persone, in altri Paesi, sosterrebbero ridacchiando che se le donne stavano al gioco, questo non può essere considerato uno stupro. In Svezia, invece, sembra prevalere la convinzione che una donna abbia gli stessi diritti di un uomo e sia sempre libera di cambiare idea. A me questo sembra giusto e «progressista»; ai sostenitori di Assange, evidentemente no.
In secondo luogo, la magistratura sembra essere implicitamente accusata di agire per conto delle autorità americane. Le due ragazze sarebbero dunque agenti della Cia? I servizi americani avrebbero comperato gli inquirenti e i funzionari del ministero degli Esteri svedese? Gli amici di Assange preferiscono credere a questi improbabili scenari e ignorano che la Svezia moderna, particolarmente attenta al rispetto dei
Corriere