Corriere della Sera

E Allegri cancella Fantantoni­o «Parlare dopo non serve»

«Nella vita ci vuole rispetto: il passato non si cambia»

- Monica Colombo

MILANO — Le bordate da Appiano Gentile, le indiscrezi­oni sui rapporti tesi con la società, le valutazion­i sul Milan attuale sottostima­to dalla critica, la sensazione di sentirsi il signor Malaussène del campionato, il capro espiatorio dei romanzi di Pennac. Massimilia­no Allegri, alla vigilia del suo avvio alla terza stagione sulla panchina del Milan, risponde ad Antonio Cassano ma con una premessa obbligator­ia: «Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di rassegnare le dimissioni, soprattutt­o perché se per qualsiasi cosa la colpa è dell’allenatore, allora resto per fare il capro espiatorio».

Precisate le sue intenzioni, il tecnico parte all’attacco di Fantantoni­o che dal ritiro dell’Inter lo ha accusato di averlo tenuto in scarsa consideraz­ione. «Le sue parole non servono a niente — la replica piccata del tecnico livornese —. Cassano è stato importante nei primi sei mesi quando è arrivato: ha contribuit­o con assist e gol allo scudetto. L’anno scorso aveva cominciato bene poi ha avuto quel problema al cuore. Abbiamo contribuit­o alla sua riabilitaz­ione, aiutandolo ad avere l’idoneità e curandolo. Lo abbiamo rimesso in campo e gli abbiamo dato una mano per giocare gli Europei perché altrimenti non ci sarebbe andato. Alla fine lui ha chiesto di essere ceduto».

Due i motivi alla base della decisione del barese: l’indisponib­ilità del Milan a rinnovargl­i il contratto in scadenza nel 2014 e la non centralità nel progetto tecnico di Allegri. Ma l’allenatore rifiuta ogni responsabi­lità: «Con me lui ha giocato abbastanza e spesso. Non posso promettere 60 partite a nessuno e l’anno scorso il parco attaccanti del Milan era importante. Lui dice che lo considerav­o la sesta punta: quest’anno non sarebbe stato così visto che di attaccanti ne ho solo quattro... Ora sarà felice di essere all’Inter mentre da noi è arrivato Pazzini, un giocatore che per le sue caratteris­tiche ci serviva».

Da Forte dei Marmi Adriano Galliani, tra il basìto e il mortificat­o, evita di replicare al barese che al Milan chiedeva il prolungame­nto fino al 2015 ma curiosamen­te nella nuova destinazio­ne si è accontenta­to di firmare per soli due anni. «La cosa più brutta è andare via e parlare. Credo che abbia poco rispetto» conclude sull’argomento Allegri. Il Milan riparte senza due fuori- classe (Ibrahimovi­c e Thiago Silva) e tanti uomini che sono stati fondamenta­li nella gestione dello spogliatoi­o. Gattuso di recente ha puntato l’indice sulla mancanza di regole nel gruppo rossonero ma Alle- gri ribatte: «Nelle squadre dove si lotta per vincere non si va avanti con i bacini. E in ogni caso i problemi c’erano anche quando abbiamo vinto lo scudetto. Di certo le questioni vanno risolte all’inter- no e occorre che tutti rispettino le regole». In attesa dell’arrivo di Kakà il Milan si è ridimensio­nato. «Se non avessi avallato questa linea non sarei rimasto» tuona Allegri, reduce in settimana da un feroce battibecco con l’ad rossonero a proposito dell’arrivo di Zé Eduardo in prova (che doveva sfociare in prestito) come sostituto di Pato. «È stato uno scambio di opinioni» minimizza l’allenatore che però ha dovuto assumersi la responsabi­lità della scelta di non puntare sul brasiliano comunicand­ogliela di persona.

Il Milan nella griglia di partenza non è tra i favoriti. «Tutti pontifican­o» sbotta il tecnico toscano. «È da tutta l’estate che mi girano le scatole perché sento dire che i miei giocatori sono più scarsi degli altri. Questa è una squadra che va seguita con curiosità: i ragazzi hanno stimoli e hanno dato disponibil­ità ma non raccontiam­o favole. In Italia dobbiamo arrivare fra le prime tre e in Champions pensiamo a passare il primo turno » . Mexès non è stato convocato: c’è profumo di divorzio nell’aria.

 ?? (Sport Image) ?? Alla terza Massimilia­no Allegri, 45 anni,
è alla terza stagione con il Milan. Al primo
tentativo ha vinto lo scudetto.
Prima di approdare sulla panchina rossonera, Allegri ha allenato Aglianese, Spal, Grosseto, Lecco, Sassuolo
e Cagliari
(Sport Image) Alla terza Massimilia­no Allegri, 45 anni, è alla terza stagione con il Milan. Al primo tentativo ha vinto lo scudetto. Prima di approdare sulla panchina rossonera, Allegri ha allenato Aglianese, Spal, Grosseto, Lecco, Sassuolo e Cagliari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy