Corriere della Sera

Cannes, il Quirinale, l’annuncio Il giorno più lungo del Professore

Due giorni per riflettere prima dell’incontro con il capo dello Stato

- Maurizio Caprara Marco Galluzzo

ROMA — Due sere fa era andato alla prima della Scala, come se nulla fosse, come se la svolta del Pdl non lo toccasse. Ieri mattina è volato a Cannes, a una conferenza internazio­nale, lontano dall’Italia. Ci ha riflettuto per due giorni, fra le note di Wagner e la geopolitic­a, ed è riuscito a non far filtrare nulla. Ieri sera quello che aveva da dire l’ha detto nello studio della prima carica dello Stato, come vuole un galateo istituzion­ale che troppo spesso viene dimenticat­o.

Alle sette di sera Monti entra al Quirinale. Quasi due ore di colloquio, alla fine una nota di poche righe e un grande peso in meno. I suoi collaborat­ori sono autorizzat­i a spiegare in questo modo l’annuncio delle dimissioni subito dopo l’approvazio­ne della legge di Stabi- lità: non si poteva fare finta di niente, il Professore non ci sta a farsi impallinar­e, rassegnand­o il mandato avrà una maggiore libertà politica. Forse, è il non detto, anche per candidarsi alla guida del governo.

Quando il presidente del Consiglio torna a Palazzo Chigi si torna a discutere con sempre maggiore insistenza di una possibile discesa in campo, secondo alcune indiscrezi­oni potrebbe avere la forma di una vera e propria lista Monti. «Non confermiam­o nulla, ma non escludiamo nulla», dicono nel suo staff, lasciando intendere che il gesto forte scelto dal Professore serve anche «per acquisire maggiore agibilità politica».

È l’epilogo di una giornata che in pochi minuti diventa simbolica, segnando forse la fine temporale del governo tecnico e schiudendo una fase nuova, nell’impegno politico del capo del governo. Le dichiarazi­oni rilasciate all’ora di pranzo, a Cannes, vengono rilette, esaminate sotto un’altra luce. Berlusconi e il Pdl non sono mai nominati, ma li si può rintraccia­re come bersaglio di una critica indiret- ta.

A Cannes i giornalist­i avevano chiesto al Professore: «Berlusconi ha annunciato che si ricandida. Poco fa lei ha detto che quando è arrivato al governo l’Italia rischiava, da detonatore, di far saltare l’Eurozona. Crede che questo rischio ci sia ancora?».

Il presidente del Consiglio italiano, in francese, aveva risposto così: «Bisogna assolutame­nte evitare che l’Italia ricada in questa situazione. E sono convinto che qualunque sia il colore del governo che verrà dopo di me, la saggezza degli uomini e delle donne della politica italiana prevarrà. Sono certo che non ci sarà la tendenza a distrugger­e quanto è stato fatto in termine di messa in sicurezza delle finanze pubbliche. Resta però tantissimo da fare in termini di crescita».

Ognuno sceglie le sue cornici e il suo pubblico di riferiment­o. Per rispolvera­re l’immagine di estraneo alla politica Berlusconi ieri si è servito nuovamente di Milanello, un campo di calcio. L’economista chiamato quasi 13 mesi fa a sostituire Berlusconi a Palazzo Chigi per domare la crisi finanziari­a, invece, ha preferito farsi sentire da una conferenza riunita in Francia, con finanzieri, imprendito­ri, personalit­à di governo e diplomatic­i. Persone che possono avere influenza su come i mercati giudicano i nostri titoli di Stato.

«Per alcuni è curioso che un primo ministro sia all’estero il giorno dopo che uno dei tre partiti della maggioranz­a ha ritirato la fiducia più sistemica», premette Monti nel suo intervento alla conferenza, pronunciat­o in parte in francese, in parte in inglese. World policy fo

rum, il nome dell’incontro. Forum sulla politica mondiale. Tra i relatori: il direttore generale dell’Organizzaz­ione mondiale per il commercio, Pascal Lamy; il commissari­o europeo Joaquín Almunia; il presidente della Total, Christophe de Margerie.

Il Professore non nomina mai il Cavaliere. Gli basta esporre una diversa visione del mondo. Per esempio sul populismo, che definisce «ricerca del consenso anche attraverso promes seillusori­e», presente «anche in Italia»: «E’ un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessit­à dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderl­a ai cittadini elettori facendo leva sui loro interessi im- mediati e senza spiegare la complessit­à dei problemi. La spiegazion­e della complessit­à dei problemi fa invece parte dei doveri di ha delle responsabi­lità politiche, ma questa scorciatoi­a per la ricerca del consenso attraverso anche la presentazi­one di promesse illusorie è un fenomeno che c’è in molti paesi europei».

Poi, sull’evasione fiscale: «Siamo come in guerra e abbiamo bisogno di adottare la psicologia del guerriero. E’ ciò che l’Italia fece contro il terrorismo».

Così, mentre Silvio Berlusconi prende le distanze dal suo governo, Monti sembra attutire il colpo con argomenti significat­ivi, ma apparentem­ente distaccati. Ma dopo il convegno c’è l’aereo diretto a Roma e il colloquio con il capo dello Stato, che «prende atto» delle decisioni del premier. Forse le elezioni si avvicinano di un altro mese, forse Monti non si terrà distante dalla campagna elettorale, come appena pochi giorni aveva suggerito il presidente della Repubblica.

 ??  ?? A Cannes Il premier Mario Monti a Cannes,
in Francia, dove ieri ha partecipat­o alla
World policy conference. Dalla
località della Costa Azzurra il premier ha svolto anche alcune consideraz­ioni che in qualche modo hanno anticipato la
decisione...
A Cannes Il premier Mario Monti a Cannes, in Francia, dove ieri ha partecipat­o alla World policy conference. Dalla località della Costa Azzurra il premier ha svolto anche alcune consideraz­ioni che in qualche modo hanno anticipato la decisione...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy