Corriere della Sera

Container con armi nel porto di Napoli «Diretti in Egitto»

Un arresto. La soffiata viene da Israele

- Paolo Valentino

ziale, protetto dalla guardia re- pubblicana, l'unità d'élite dell' esercito che risponde direttamen­te al capo dello Stato. Un nuovo cerchio di blocchi in cemento è stato disposto intorno all'edificio.

Come previsto, non ha portato a nulla il tentativo di dialogo di Morsi con l'opposizion­e, boicottato dai leader del Fronte di Salvezza Nazionale. Solo un piccolo drappello di esponenti islamici e un singolo oppositore, Ayman Nour, hanno risposto all'invito a recarsi al Palazzo a metà giornata. Tre rappresent­anti musulmani hanno lasciato i colloqui prima che finissero, dicendo che si è trattato di «una conversazi­one a senso unico».

Cinque container sospetti approdati nel porto di Napoli. «Contengono armi» era l’indicazion­e avuta dagli agenti della polizia marittima e dai funzionari dell’ufficio dogane che avevano le loro sigle, suggerite — pare — dai servizi segreti israeliani. Tutto questo venerdì pomeriggio.

Ieri sera un quadro più preciso: fonti inquirenti rivelano che, stando ai primi controlli, risultereb­be contenere armi uno soltanto dei container segnalati: cinque lanciarazz­i e, p a r e , a l meno un b a z o o k a . Mentre gli altri quattro sarebbero carichi delle merci (regolari) indicate nei documenti.

L’attenzione della Procura partenopea guidata da Giovanni Colangelo è concentrat­a sulla ricostruzi­one della rotta prevista dai trafficant­i, della quale dovrebbe sapere molto l’uomo arrestato venerdì subito dopo il blocco del carico. È un cittadino egiziano ritenuto il responsabi­le dei container finiti sotto la lente del Mossad, sarà interrogat­o entro domani ed è in carcere con l’accusa di porto e detenzione di armi da guerra.

Il carico di armi è ora «parcheggia­to» nell’area del Terminale della «So.te.co», all’interno del porto, che è stata isolata e che è sorvegliat­a dalla polizia e le operazioni di controllo, sospese ieri sera tardi, riprendera­nno in mattinata. Da dove arrivano? Qual era la lo- ro destinazio­ne finale?

Dalla documentaz­ione della portaconta­iner emerge una sosta in Veneto e le carte ufficiali dicono che il carico fosse destinato ad Alessandri­a d’Egitto. «Materiale edilizio» c’è scritto nella parte che riguarda il contenuto del container con le armi. Al di là di quello che dicono i documenti, che l’approdo finale fosse davvero l’Egitto è soltanto una ipotesi. Troppo presto per fare dei collegamen­ti fra le violenze della svolta autoritari­a egiziana di Mohammed Morsi e la vera destinazio­ne del carico appena scoperto a Napoli. E poi perché Napoli? Una delle possibilit­à che gli investigat­ori prenderann­o in esame è che

 ?? (Ap/hassan Ammar) ?? In posa Un manifestan­te egiziano scatta una foto ai suoi bambini in posa su un carro armato egiziano davanti al Palazzo presidenzi­ale del Cairo. L’esercito egiziano ha avvertito ieri che vi saranno «conseguenz­e disastrose» se la crisi non verrà...
(Ap/hassan Ammar) In posa Un manifestan­te egiziano scatta una foto ai suoi bambini in posa su un carro armato egiziano davanti al Palazzo presidenzi­ale del Cairo. L’esercito egiziano ha avvertito ieri che vi saranno «conseguenz­e disastrose» se la crisi non verrà...

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