Corriere della Sera

Lady Goga, l’ereditiera kazaka: sono fan di Wagner

- Annachiara Sacchi

MILANO — Dallo yacht di Briatore al Teatro alla Scala, dal sud del Kazakistan al centro di Milano (casa con piscina) passando per Ascot e Ibiza. Dalle collezioni d’arte al controllo di una maison che ha fatto la storia della moda. Dal petroliere Timur Kulibayev al cuore di Lapo Elkann. Vita (intensa: ha 32 anni) e carriera (in ascesa) di Goga Ashkenazi, la più ammirata nel foyer del Piermarini. Ereditiera, imprenditr­ice, seduttrice, madre (ha due figli). Si può dire tutto questo di lady Goga, nata Gaukhar Erkinova Berkalieva nel 1980. Curriculum: studi a Oxford (pianoforte compreso), Goga si fa notare la prima volta (in topless) in Costa Smeralda nel 2002. Ma la Sardegna le va stretta: Goga vola negli Stati Uniti dove incontra e sposa il ricco Stefan Ashkenazi (2004). Dura poco. Dopo il divorzio, la ragazza intreccia una relazione con il «compaesano» Timur Kulibayev che non solo fa il petroliere ed è miliardari­o, ma è anche il genero del presidente kazako Nursultan Nazarbayev. Goga rimane incinta, nel 2007 nasce Adam (all’inizio del 2012 arriverà un altro bebè) e Nazarbayev fa sequestrar­e 3 miliardi di beni al genero. Goga accelera: casa da 28 milioni di sterline a Londra, frequentaz­ione con Andrea d’Inghilterr­a, party, jet privato. E affari: la sua Go To Enterprise acquista — siamo a quest’anno — Vionnet, maison rilanciata da Matteo Marzotto. «Cercavo una nuova sfida — ha detto a Elle Luxe mostrando la sua casa milanese (alle pareti Warhol e Rauschenbe­rg) — così ho fatto shopping tra le aziende della moda». Difficile tenere il suo passo. «In tre mesi ha imparato perfettame­nte l’italiano», dice Marta Marzotto. Ed è vero: alla Scala — e arriviamo al flirt con Lapo Elkann, colpo di fulmine lo scorso settembre a Saint Tropez — Goga (in bianco Vionnet) non sbaglia una parola e fa notare che non si tratta della sua prima volta al Piermarini, «conosco bene Wagner» (mentre Lapo non si azzarda a commentare l’opera). Potere «rosa»: concluso Lohengrin, Goga porta Lapo a cena con mamma, sorella, amica e le due «Marte» (Marzotto e Brivio Sforza) al ristorante di Carlo Cracco. In cucina per evitare sguardi curiosi.

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Coppia Lapo Elkann e Goga Ashkenazi

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