Inter-napoli vale il titolo di sfidante
Stramaccioni: «Abbiamo lavorato per non fare la parte della vittima»
MILANO — Questo posticipo fra Inter e Napoli nel gelo di San Siro (i professori della Lega hanno cominciato a offrire il meglio nella programmazione) sceglierà lo sfidante (provvisorio) della Juve nella corsa al titolo e questo spiega la febbre della vigilia. Walter Mazzarri ha scelto la linea del silenzio, come gli capita sempre più spesso, quasi che una partita di calcio fosse una specie di affare di Stato.
Di certo la pressione è forte, visto che il Napoli sarà accompagnato dalla passione di 5 mila tifosi, eccitati da quanto accaduto nell’ultima stagione: tre partite fra campionato e Coppa Italia e tre vittorie del Napoli, la più limpida proprio a San Si r o ( 3- 0, 1 ot t obre 2011). L’ultima vittoria nerazzurra risale al 6 gennaio 2011, 3-1 con doppietta di Thiago Motta, gol di Cambiasso e Pazienza, nel giorno dell’esordio di Leonardo sulla panchina interista.
Andrea Stramaccioni ha parlato a lungo, ma senza offrire certezze sull’Inter che si presenterà in campo stasera, a parte la fermezza con la quale ha ribadito l’ostracismo nei confronti di Sneijder: «Sta bene e si è allenato regolarmente; venerdì aveva solo un lieve fastidio muscolare e, come capita per tanti altri, si è deciso per una giornata di fisioterapia». E sul messaggio della moglie: «A me interessa solo quello che mi dice il giocatore quando siamo faccia a faccia. Difficile gestire questa situazione? Per come sono io, sincero e tranquillo, assolutamente no». Per il resto, il tecnico ha lanciato un messag- gio poco rassicurante per il seguito interista: «Si incontrano due progetti, il nostro è appena iniziato; il loro con Mazzarri credo abbia raggiunto già il massimo livello. Per le sue caratteristiche, il Napoli è fra gli avversari più difficili. I loro punti di forza coincidono con i nostri punti deboli: abbiamo lavorato in settimana per evitare di diventare la vittima ideale del Napoli. Proprio in casa potremmo lasciare spazio alle loro ripartenze e non deve succedere».
Rientra Cassano, dopo due giornate di squalifica, ma se il tecnico decide di giocare con il tridente pesante le possibilità di farsi impallinare dalle ripartenze del Napoli aumentano. Samuel è squalificato e sostituirlo è un bel rebus: «Silvestre può essere una soluzione, ma non dico se giocheremo con lui dall’inizio». E anche per questo sarebbe necessario dare più forza in mezzo al campo, anche perché l’Inter di stasera non ha la gamba, la condizione e l’entusiasmo che aveva a Torino il 3 novembre, visto che nelle ultime 4 gare ha raccolto 4 punti su 12. Stramaccioni ha cercato di riequilibrare le preoccupazioni di partenza, spiegando che «una partita così può dare una forte spinta in caso di buon risultato e sono convinto che faremo una gara da Inter».
Nel Napoli, torna Pandev, ma partendo dalla panchina (c’è Insigne), con Edinson Cavani che insegue il primo gol all’Inter. Così Stramaccioni: «È un giocatore straordinario e anche un grande professionista. È il prototipo del centravanti moderno. Ma penso che l’uomo centrale di questo Napoli sia Hamsik, perché Cavani è straordinario, ma essendo un attaccante entra nei radar della difesa. Hamsik invece da centrocampista ha una grande gamba e una grande capacità di andare a rete. Ma Milito è il miglior attaccante della serie A e io la penso così da tempo, mentre l’assenza di Cassano ha pesato».
Fischia Rizzoli. Quest’anno ne ha combinate di tutti i colori, da arbitro centrale e da arbitro di porta, intromettendosi anche in questioni che non lo riguardavano per regolamento. In più ha diretto Juve-Napoli di Supercoppa a Pechino. Stasera farà benissimo, ma visto la difficoltà del match, la sua resta una designazione ben retribuita, ma sproporzionata alla condizione del momento.