Gli European Games Il Vecchio continente avrà la sua Olimpiade
ROMA — La Vecchia Europa avrà i suoi Giochi, una piccola Olimpiade che si allinea a quello che fanno già da tempo negli altri continenti (i Giochi Panamericani, Panasiatici, Panafricani e Panpacifici) per offrire a una delle grandi potenze dello sport mondiale una nuova occasione di confronto e crescita. La scelta è stata presa durante la 41ª Assemblea dei Coe (Comitati olimpici europei) che si è svolta a Roma, per un puro caso del destino nello stesso luogo dove 44 anni fa Giulio Onesti aveva gettato il seme per la nascita di un organismo europeo. L’incontro era programmato in Israele, ma la situazione del Medio Oriente ha consigliato prudenza e così si è ricorsi al Foro Italico per una data storica. A voler fortemente la posa della prima pietra di una nuova era per lo sport europeo sono stati il presidente, l’irlandese Patrick Hickey, e il segretario generale dell’organismo continentale, Raffaele Pagnozzi, che sono riusciti a convincere i 49 membri dell’associazione, un’operazione che per anni aveva visto il fallimento di Jacques Rogge, presidente del Cio, ieri assente perché bloccato a Ginevra dalla neve. La prima edizione degli European Games andrà in scena nel giugno 2015 a Baku, in Azerbaijan, e vedrà al via 15 discipline: canoa, judo, pallamano, pallavolo, pugilato, beach volley, scherma, taekwondo, tennistavolo, triathlon, volley, rugby a 7, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco. Per l’edizione del 2019 si pensa all’inserimento dell’atletica, di nuoto, pallanuoto e basket, mentre la ginnastica potrebbe già essere presente a Baku se riuscirà a riorganizzare i propri calendari. I Giochi saranno validi come qualificazione olimpica e, di fatto, concentreranno in un’unica sede i campionati Europei delle singole discipline.