Corriere della Sera

Cinque Stelle, i dissidenti con Ingroia Il movimento verso la scissione Nel nuovo soggetto i delusi da Grillo

- Emanuele Buzzi

MILANO — La trama politica di Antonio Ingroia sembra intrecciar­si a doppio filo con quella dei Cinque Stelle. Prima un invito a Beppe Grillo ad allearsi con lui (respinto al mittente), poi la proposta ai dissidenti grillini espulsi a candidarsi con la sua lista «Rivoluzion­e Civile». Secondo indiscrezi­oni, rimbalzate anche su web e media, Ingroia avrebbe offerto il posto di capolista alla Camera in Emilia-Romagna a Giovanni Favia, consiglier­e regionale, e sarebbe a caccia degli altri ex ribelli da schierare all’interno della sua nuova formazione politica.

Oggi è atteso a Bologna per la definizion­e delle liste una delle colonne della «Rivoluzion­e Civile», il leader idv Antonio Di Pietro, che ha liquidato il caso con un «non ne so nulla», salvo poi chiarire: «Ho massimo rispetto per il Movimento 5 Stelle, rispetto sia quelli che lo appoggiano sia quelli che hanno scelto di dissentire. Ma non mi interessa entrare nei problemi degli altri. Io mi rivolgo a tutti i cittadini, senza chiedere se hanno votato questo o quel partito, ai cittadini stanchi di essere presi in giro, per costruire un’alternativ­a di governo a quella delle destre».

Nel frattempo, i ribelli grillini più noti prendono posizioni differenti. Irrintracc­iabile Favia (che però ha sempre smentito un’eventuale candidatur­a), al contrattac­co, invece, Federica Salsi, che ammette di essere stata avvicinata da alcuni partiti e rifiuta le offerte. «Sono stata contattata da varie forze politiche — afferma il consiglier­e a Palazzo d’Accursio — ma io non mi candido al Parlamento. Non era mia intenzione candidarmi prima del caso che mi ha visto protagonis­ta né lo è ora. Ci tengo a finire il mio mandato in Comune a Bologna». Su Facebook poi Salsi rincara la dose: «A differenza di Grillo, per me la parola data ha un valore. Tanto meno mi toccano le pressioni del suo amico Di Pietro su altri ex esponenti del Movimento 5 Stelle. Il loro gioco è di facile comprensio­ne». Più secco Valentino Tavolazzi, che — in merito a una possibile candidatur­a — smentisce un eventuale coinvolgim­ento: «Personalme­nte non ne so nulla».

Intanto, in Rete, prendono corpo nuovi scenari che potrebbero aprire la strada a orizzonti molto più complessi rispetto a una semplice candidatur­a di qualche (ex) esponente di spicco grillino nelle liste di Ingroia. Si profila la nascita di un nuovo soggetto politico a livello nazionale: un’ala del movimento, delusa dalle scelte di Grillo e Casaleggio, sarebbe pronta a staccarsi dai Cinque Stelle e troverebbe «ospitalità» per le Politiche in «Rivoluzion­e Civile». Si tratterebb­e di un’operazione simile a quella che fecero nel 2009 proprio Di Pietro e Grillo con Sonia Alfano (ex candidata grillina nel 2008 alla presidenza della Sicilia) per le Europee.

ebuzzi@corriere.it

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