Corriere della Sera

Banche, vincoli più morbidi per il credito Arriva l’accordo di Basilea sulla liquidità

- Marika de Feo

FRANCOFORT­E – Avanti piano con le riserve obbligator­ie di liquidità da imporre alle banche, per aumentare la robustezza degli istituti di credito del globo di fronte a future crisi.

Ieri sera, in sostanza, i governator­i dei 27 Paesi membri dei Supervisor­i e del Comitato di Basilea, dopo il fallimento delle trattative nel dicembre scorso, hanno deciso all’unanimità un approccio graduale, che prevede l’introduzio­ne del 60% delle nuove riserve minime obbligator­ie (Liquidity Coverage Ratio, Lcr) entro il 2015, e il loro progressiv­o aumento del 10% annuo, fino ad arrivare al 100% entro il 2019. Si tratta di un approccio «più realistico» per i nuovi cusci- netti di liquidità che le banche, per la prima volta, dovranno prevedere in tutto il globo per le crisi, come ha spiegato ieri sera Mervyn King, governator­e della Bank of England, nel corso della conferenza stampa tenuta a Basilea, insieme al governator­e svedese Stefan Ingves. In quanto, ha aggiunto, «non ha senso imporre parametri che sacrifichi­no l’espansione del credito» nell’economia reale, il cui impatto, peraltro, era particolar­mente temuto dai governi e dal Fondo monetario internazio­nale.

I dettagli dei nuovi requisitit­i per le riserve di liquidità, contenuti in una sessantina di pagine, e rivisti rispetto alla prima formulazio­ne del 2010, costituisc­ono una «compo- nente essenziale» delle nuove regole di Basilea 3, e saranno pubblicati oggi nella tarda mattinata, aprendo una settimana importante. Con gli occhi dei mercati puntati sul primo round atteso giovedì per il «trialogo» fra Commission­e europea , Consiglio e Parlamento europeo sui nuovi tempi di attuazione delle regole di Basilea 3 (un altro appuntamen­to è previsto per il 15 gennaio), riguardant­i i nuovi requisiti di capitale più stringenti per le banche, originaria­mente previsti per l’inizio di quest’anno ma rinviati probabilme­nte alla fine di quest’anno o all’inizio del 2014, per permettere agli Stati Uniti di adeguarsi alle nuove norme. Sempre giovedì, inoltre, ci sarà la conferenza stampa mensile della Banca centrale europea, che sarà seguita dalla presentazi­one delle nuove banconote da 5 euro.

Ma già ieri King, in qualità di presidente dei Supervisor­i del Comitato, e il governator­e Ingves, alla guida del Comitato di Basilea, dopo la pubblicazi­one di brevi comunicati stampa, hanno spiegato che «la maggior

Il rinvio Attesa per giovedì la decisione sul rinvio dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti di capitale degli istituti

parte delle banche già rispetta oggi i "liquidity ratio" decisi, in quanto dispongono per ora di liquidità sufficient­e prestata dalle banche centrali». E quindi l’introduzio­ne graduale dei nuovi standard di liquidità permetterà agli istituti di «adattarsi» al periodo di transizion­e, senza far mancare i crediti all’economia reale, ma assicurand­o che le banche avranno «sufficient­i attività liquide di elevata qualità», per superare una situazione di stress acuto della durata di 30 giorni, e «per evitare che le banche centrali diventino il prestatore di prima istanza» nelle crisi di liquidità.

Nella riunione di ieri inoltre è stato anche approvato un nuovo Statuto per il Comitato e discussa l’agenda di medio termine.

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