Corriere della Sera

Il sistema sociale perfeziona­to dalla sinistra nel Novecento affonda le radici in una cultura che risale al Medioevo

- Maria Serena Natale

no ha recentemen­te ampliato le manovre sul mercato immobiliar­e europeo e investito pesantemen­te in bond sudcoreani, mossa che per gli analisti rivela una nuova strategia d’investimen­ti, più attenta all’economia reale che all’andamento dei mercati finanziari. Una scelta di solidità. «Omstille» significa anche tenere d’occhio le potenziali­tà di altre attività, come la tradiziona­le pesca. Con la tranquilli­tà garantita dal fatto che le entrate dovute ai prezzi sempre alti del petrolio bilanciano i cali registrati in settori più esposti alle turbolenze.

U n mo d e l l o c h e g a r a n t i s c e un’equa distribuzi­one di opportunit­à e ricchezze ha però un lato oscuro che riaffiora in film e romanzi, radiografi­e di una società insofferen­te, sottotracc­ia, alla parità e al successo condiviso deformati in uniformità imposta, violenza dissimulat­a, in controllo sociale e ortodossia culturale. E allora la diversità diventa eccezione, flussi d’immigrazio­ne improvvisi possono generare inquietudi­ne, l’aspra terra del sole di mezzanotte si dissolve in un’allucinazi­one che porta il segno di Ibsen e Munch. La Norvegia si è stretta in una dolorosa ricostruzi­one dei propri traumi profondi quando, il 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik ha spezzato 77 vite nel giorno più sanguinoso della sua storia recente. All’indomani della strage, aprendo la stagione del processo e della pena collettiva e assicurand­o il rispetto della cultura nazionale di difesa dei diritti umani, il premier Stoltenber­g fece una promessa che in fondo racconta lo sforzo di un Paese da generazion­i: non perderemo noi stessi.

msnatale@rcs.it

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