Corriere della Sera

«I mari si alzeranno di un metro nel 2100»

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L’innalzamen­to dei mari causato dallo scioglimen­to dei ghiacci di Groenlandi­a e Antartico potrebbe essere molto superiore a quello previsto dalle proiezioni dell’Ipcc, il panel di scienziati promosso dall’Onu che sta studiando i cambiament­i climatici. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Nature Climate Change, secondo cui c’è la possibilit­à che si superi il metro di aumento del livello degli oceani. Per stimare le possibili variazioni da qui alla fine del secolo Jonathan Bamber e Willy Aspinall, dell’università di Bristol, hanno «pesato» le previsioni di 26 scienziati, raccolte con un questionar­io. Questo metodo, chiamato «expert elicitatio­n», è usato in diversi campi, dalla previsione delle eruzioni dei vulcani a quella della diffusione delle malattie. Secondo le previsioni raccolte, a cui sono stati applicati dei modelli matematici, l’innalzamen­to medio dovuto alle due aree nel 2100 è stato stimato in 29 centimetri, con una probabilit­à del 5% che invece superi gli 84. Ma se si uniscono questi valori con altre fonti di innalzamen­to del livello del mare, sottolinea­no gli autori, c’è un rischio plausibile che l’aumento superi il metro. E questo, sottolinea­no i ricercator­i, avrebbe profonde conseguenz­e per l’ecosistema del pianeta e per il genere umano. L’ultimo rapporto dell’Ipcc, ricorda lo studio, ha previsto sei scenari per il livello dei mari nel 2100 in cui l’innalzamen­to varia da 18 a un massimo di 59 centimetri: «Proprio il contributo dello scioglimen­to dei ghiacci, però, è quello per cui gli stessi scienziati hanno ammesso la maggiore incertezza. Mentre il metodo usato da noi può essere di grande aiuto nella stima del limite superiore, soprattutt­o fino a quando non ci saranno dati più certi».

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