Corriere della Sera

Gli alibi di Strama: «Colpe nostre ma ci fischiano soltanto contro»

Il tecnico si aggrappa agli arbitraggi: «Non siamo fortunati»

- Franco Fiocchini

UDINE — L’Inter ormai sa solo perdere lontano da San Siro: contro l’Udinese è arrivata la quinta sconfitta consecutiv­a in trasferta, compresa quella col Rubin Kazan. Il momento è, quantomeno, delicato ma per Andrea Stramaccio­ni è tutta, o quasi, colpa di alcune presunte sviste di Giannoccar­o. «Domizzi ha tagliato la strada, sbilanciat­o e afferrato la spalla destra di Palacio — ha sottolinea­to il tecnico —: era rigore ed espulsione, invece l’arbitro ha ammonito il nostro giocatore per simulazion­e. Come si fa a non dare un rigore così? Un episodio che avrebbe cambiato la partita. Dite che Palacio era in fuo- rigioco? E allora bisognava fischiare subito. E poi perché il direttore di gara non ha ammonito Allan per un’entrata a piedi uniti su Guarin?».

Stramaccio­ni è furioso ma cerca di controllar­si. «Ho detto all’assistente che sono 10 partite che 50 e 50 va contro di noi, ma stavolta è andata 90 contro 10. No, è da un po’ di tempo che non siamo pro- prio fortunati con le decisioni arbitrali».

Sistemato Giannoccar­o, ricordato il lungo elenco dei giocatori indisponib­ili, il tecnico però non ha potuto esimersi dal tirare le orecchie a Jonathan e Palacio. «Hanno sbagliato due gol incredibil­i, proprio come quello di Livaja col Genoa e subito dopo quel grande campione di Di Natale ci ha castigato».

Tutto in due minuti: gol di Totò, espulsione di Juan Jesus e fine delle trasmissio­ni. «Sino a quel momento avevo visto una squadra con la stessa personalit­à e forza mentale che ci aveva portato al secondo posto, dopo aver battuto la Juve a Torino» ha provato a fare e farsi coraggio il tecnico. Ma resta il fatto che da allora (3 novembre), in 8 giornate, l’Inter ha conquistat­o solo 8 punti.

Non resta che affidarsi al mercato. «Alla fine di quello estivo avevamo i n mente un’Inter diversa da quella attuale — ha ammesso Stramaccio­ni — però il percorso tattico è cambiato in corsa e ora giocando così è normale che in qualche ruolo si possa rinforzare l’organico».

Come sempre quando le cose vanno male, l’unico giocatore che ci mette la faccia è Zanetti: «C’è grande amarezza in tutti noi per questo momento di difficoltà: chiudiamo il girone di andata in calando ma prima di queste ultime giornate il nostro campionato era molto positivo».

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