Corriere della Sera

Blatter: «Ma contro gli insulti servono sanzioni, non proteste»

- Monica Colombo

MILANO — Il ministro del Lavoro Fornero avrà pure chiamato Massimilia­no Allegri per fargli i compliment­i dopo la scelta di abbandonar­e il campo di Busto Arsizio dopo l’episodio di razzismo. Ma Joseph Blatter ieri non è sembrato così favorevole all’iniziativa adottata dal Milan pur in un’amichevole su un campo di Lega Pro.

«Lasciare il campo non credo sia la soluzione. Ci vogliono tolleranza zero e sanzioni dure contro il razzismo». Il presidente della Fifa esce dal coro delle dichiarazi­oni di sostegno all’iniziativa di Boateng e compagni. «Quanto accaduto dimostra che gli spet- tatori devono comportars­i bene perché altrimenti i giocatori lasciano il campo, non si può andare avanti con gli insulti» ha dichiarato da Dubai i l n u mer o u n o d e l c a l c i o mondiale al quotidiano The National.

Ma l’arbitraria uscita dal campo non è la medicina migliore secondo Blatter. «Non penso sia la soluzione anche se la Federcalci­o deve ancora fornirci il rapporto su quanto è successo. Non penso che un giocatore possa andare via, perché altrimenti scatta la sconfitta a tavolino. L’unica soluzione è essere duri con le sanzioni, servono penalizzaz­ioni o qualcosa di simile».

La presa di posizione del presidente Blatter ha in in parte offuscato il pomeriggio del Milan portatosi a -7 dal terzo posto («ma non montiamoci la testa, quest’anno la qual i f i c a z i one a l l a Champions è un’impresa: di certo per vincere servono grandi campioni» ha ammonito Massimilia­no Allegri). La società ha replicato con un comunica- to ribadendo «il proprio più fermo dissenso nei confronti di ogni forma di razzismo, comunque manifestat­a, e invita gli organi sportivi competenti, nazionali e internazio­nali, ad adottare e applicare ogni idonea ed efficace misura». Adriano Galliani ha aggiunto: «Conta solo che il razzismo venga combattuto attraverso regole precise». Ambrosini infatti ha chiarito: «Penso che serva uniformità di regolament­i: nel resto d’Europa è l’arbitro a decidere un’eventuale sospension­e della gara. In Italia invece la scelta è del responsabi­le dell’ordine pubblico dello stadio. In ogni caso volevamo dare un segnale forte». Oggi dopo l’allenament­o, è previsto un incontro fra Galliani e Allegri per pianificar­e le prossime mosse di mercato.

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(Lapresse) Simbolo Kevin Prince Boateng, 25 anni, è alla seconda stagione con il Milan

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