Corriere della Sera

Corrado Guzzanti e le risate al veleno

- di Aldo Grasso

Su La7 è iniziata venerdì sera una piccola antologia dei più recenti spettacoli teatrali e televisivi di Corrado Guzzanti. Si partiva con «Recital», seguiranno «Aniene 1 e 2» (ore 21.40). Bastano pochi minuti di presenza in scena dell’irresistib­ile fake di Giulio Tremonti, colto da sindrome di Tourette, per ricordarci la genialità di Corrado, la sua comicità di culto, per strapparci una risata al veleno, un sorriso che sa nel frattempo di un retrogusto amaro, perfetta incarnazio­ne del concetto di cinismo.

Cosa risponde il finto ex ministro a chi, per colpa della crisi, non arriva alla fine del mese? «Mica è una gara, dove arrivi arrivi». E sull’aumento delle tasse? »Le tasse sono aumentate solo per chi le pagava».

Affiancato dal fido Marco Marzocca e dalla sorella Caterina, Corrado fa sfilare la sua galleria di personaggi: c’è Fausto Bertinotti sempre impegnato nella protezione delle minoranze (questa volta una specie rara di felci), ci sono Gabriele La Porta, Antonio Di Pietro, e il sacerdote pro-life Padre Pizzarro. C’è il volto di Rieducatio­nal Channel, Vulvia, che espone le sue teorie sul Triangolo delle bermude ed esplode infine in un liberatori­o ‘mbuto!.

Sul finale sbuca persino Gianfranco Funari dall’aldilà, impegnato a lamentarsi degli standard di vita del Paradiso.

Curioso come, dopo la lunga intervista di Monti a «Otto e mezzo», «Recital» ci abbia riportato al periodo della comicità pre-montiana di qualche anno fa: ma è una inattualit­à, in un mondo di revenant, tremendame­nte attuale.

Il nostro guru di riferiment­o, anche per il 2013, resta comunque il profeta Quelo, con la sua filosofia del banale e dell’ovvio, che rispedisce sempre le domande dei suoi adepti al mittente in una perfetta contro-maieutica.

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