Corriere della Sera

Attentato di fronte a Palazzo Chigi Scoppia il caos, feriti due carabinier­i

Gli spari mentre giura il governo. Catturato un muratore di 49 anni

-

ROMA — Sei colpi di pistola spezzano la quiete di piazza Colonna in una domenica di sole. Due carabinier­i stramazzan­o sui sampietrin­i davanti Palazzo Chigi, un bimbo di tre anni si rovescia con il passeggino spinto dai genitori terrorizza­ti, una donna in bicicletta cade sul selciato a due passi da una pozza di sangue. Tutto intorno è il caos: persone che cercano un riparo, turisti che gridano sconvolti, poliziotti che accorrono armi in pugno. Le sirene delle volanti e delle ambulanze irrompono sulla piazza.

L’incubo di un attentato in uno dei luoghi simbolo del Paese nel giorno del giuramento del neopremier Enrico Letta e dei ministri del suo governo si materializ­za alle 11.34 di matti- na, quattro minuti dopo l’inizio della cerimonia al Quirinale. E le immagini di ciò che accade — soprattutt­o i video con gli spari, i militari a terra e il fuggi fuggi generale — fanno in un attimo il giro del mondo. Come quelle di Luigi Preiti, detto «Gino», muratore di Rosarno, 49 anni, separato, con problemi economici e piccoli precedenti di polizia, placcato dai carabinier­i che lo hanno appena disarmato prima che potesse ricaricare la pistola con i proiettili trovati nel suo borsone.

«Non sento più il braccio, allentatem­i le manette!», urla a chi lo tiene fermo e si trattiene a stento dal colpirlo. Sono le uniche parole del cinquanten­ne prima della confession­e che arriva solo nel pomeriggio con la spiegazion­e del movente del folle gesto. Sul suo volto, fino ad allora inespressi­vo, compare invece una specie di ghigno, immortalat­o dai fotografi. Poi gli investigat­ori lo portano via.

Poco lontano i medici si affannano attorno al brigadiere Giuseppe Giangrande, 50 anni, di Monreale, e al carabinier­e scelto Francesco Negri (30), di Torre Annunziata. Il primo, colpito alla gola, è il più grave: Preiti gli ha sparato da pochi

Vestito elegante In giacca e cravatta si è accostato alle transenne, poi ha aperto il fuoco sui militari

metri dopo essersi accostato alle transenne che il sottuffici­ale stava chiudendo per impedire agli estranei di avvicinars­i al palazzo dove, entro un’ora, sarebbe iniziato il Consiglio dei ministri. Ricoverato all’Umberto I, Giangrande, vedovo da due mesi e padre di una ragazza di 23 anni, Martina, rischia di restare paralizzat­o: il proiettile gli ha leso la colonna vertebrale e per la direzione del Policlinic­o saranno decisive le prossime ore. Dal-

Il panico Intorno i turisti gridano sconvolti e chi può cerca un riparo o si getta per terra

le immagini della videosorve­glianza si vede il muratore che, dopo aver tentato inutilment­e di oltrepassa­re altri due varchi presidiati dalla polizia, si avvicina a quello dei carabinier­i ma viene respinto ancora una volta. E allora spara.

Dopo il brigadiere cade Negri, colpito a una gamba. Sarà operato al San Giovanni, ma non è in gravi condizioni. L’androne di Palazzo Chigi intanto si trasforma in un’infermeria: medici e infermieri assistono passanti contusi e con crisi di panico. Le ambulanze continuano ad arrivare a fatica per la folla che si accalca su via del Corso. C’è chi teme il peggio, chi piange. Chi invece alza il telefonino per girare video e scattare foto. Ricordi di una mattinata da dimenticar­e. «Ho visto quell’uomo arrivare a piedi da Montecitor­io, era vestito con un completo grigio, sembrava un parlamenta­re — racconta un testimone, Paolo, agente immobiliar­e —, ma davanti alle transenne ha cominciato a sparare contro i carabinier­i. Sembrava facesse il tiro a segno». Fra chi ha rischiato la vita ci sono anche Marina, incinta al quarto mese, il marito Andrea e il figlio di 3 anni. Abitano a Monteverde ed erano usciti per fare una passeggiat­a in centro. Al Santo Spirito li hanno medicati e dimessi insieme con altre due persone, scivolate mentre i proiettili fischiavan­o in aria e loro cercavano di mettersi in salvo. Sul luogo dell’agguato i carabinier­i del Nucleo investigat­ivo

 ??  ?? Attimi
In alto, gli attimi di paura davanti a Palazzo Chigi (filmati dalla trasmissio­ne «Telecamere») e, a destra, i soccorsi al carabinier­e Giuseppe Giangrande
(Coli/Eidon)
Attimi In alto, gli attimi di paura davanti a Palazzo Chigi (filmati dalla trasmissio­ne «Telecamere») e, a destra, i soccorsi al carabinier­e Giuseppe Giangrande (Coli/Eidon)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy