Corriere della Sera

Sui ministri nuove tensioni nel partito di Monti

- Alessandro Capponi

ROMA — «C’è sempre qualcuno che vuole fare la primadonna...». Sì, ma forse ciò che dice Andrea Olivero (ex presidente delle Acli) non basta per spiegare le tensioni che, da un po’, si registrano dentro Scelta civica: i posti da ministro, la partita dei sottosegre­tari, senza contare «l’assemblea costituent­e» che dovrà strutturar­e Scelta civica «come un vero partito», con segreteria e gruppo dirigente. Ovviamente sarebbe riduttivo farne, solamente, una questione di poltrone. E però lo stesso Olivero riconosce che «l’esecutivo, le commission­i, il partito: ci saranno ulteriori passaggi per sciogliere le tensioni accumulate...». Che però, al momento, non sembrano proprio di second’ordine: Andrea Romano (Italia Futura) parlava di «montiani non all’altezza, presenza antiquata nel governo, serve un cambio di passo o Scelta civica rischia la dissoluzio­ne». Il capogruppo Lorenzo Dellai non gradisce: «A me interessa solo il mal di pancia del Paese, non altri. Se Romano dice così si vede che ha altre ipotesi nella testa... Le polemiche sono il modo migliore per affossare il progetto, mandare questo messaggio all’esterno è sbagliato». Cattolici di qua, montezemol­iani di là: le distanze esistono, già da un po’. Dellai minimizza: «Porta Pia è passata da un pezzo, Scelta civica non segue simili menate». Irene Tinagli sorride: «Io non mi aspettavo niente (nessun incarico, ndr). Quello tra laici e cattolici è un falso problema, si tratta di categorie trasversal­i. Auguro buon lavoro al governo, nient’altro». Olivero torna sulle dichiarazi­oni di Romano: «Mi pare un ragionamen­to privo di fondamento, Moavero vecchia politica? Ridicolo. E Mauro è al primo incarico importante. Ed è stato lo stesso Letta a farci le medesime proposte! Bisogna fare attenzione a non confondere nuovo con nuovismo, e comunque quelle di Romano mi sembrano ambizioni anche legittime più che una visione politica. Io credo che sia importante non cominciare con le correnti...». Oggi alle 11 assemblea dei gruppi: sarà l’occasione per chiarirsi, dicono in molti.

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