Corriere della Sera

Accuse tra Meggiorini e Pogba Duo stonato su insulti razzisti

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

TORINO — Questioni di forma. Per lo scudetto «mancano le virgole» dice Antonio Conte. Per l’ennesimo caso di razzismo da campo mancano le prove e le testimonia­nze arbitrali, ma restano le accuse di Pogba contro Meggiorini, che conferma l’insulto, ma senza connotazio­ni razziali e invita Pogba a «non piangere» e a non fare il furbo: «Lo accusano di avere urlato "brutto negro" al francese — rivela Ventura — , in ogni caso ho detto al mio giocatore di andare subito a scusarsi».

Anche Conte ha i suoi cattivi pensieri e respinge le allusioni sulle possibilit­à di un pareggio «comodo» per tutti nel derby: «Sono l’unica persona con cui non bisogna fare questi discorsi: quattro mesi fuori per una squalifica ingiusta rimarranno uno squarcio nel cuore…». Il tecnico vicino alla doppietta tricolore non si gode fino in fondo la prima sfida vinta contro il Torino sulla panchina bianconera e nemmeno lo scudetto vicino: «Se vincessimo lo conquister­emmo con tre giornate di anticipo in un campionato difficile con una squadra spesso sottovalut­ata. A chi l’anno scorso trovava alibi nei nostri confronti dico che la Juventus per nove undicesimi è la stessa, le catti- ve profezie non si sono verificate, siamo stati più determinat­i, feroci, continui nonostante le altre squadre si siano rinforzate».

La mano del tecnico è innegabile e la Juve, anche se paga un po’ di stanchezza nelle ultime partite, è una squadra che sta costruendo qualcosa: «Non si parla mai del nostro bel modo di giocare — dice Conte imbeccato da uno dei suoi maestri, Arrigo Sacchi — . O la gente non capisce niente di calcio o ci sono invidia cattiveria e gelosia. Io se voglio grinta e cattiveria vado allo zoo, ma qui c’è una squadra

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