Corriere della Sera

Ecco lo yacht di Bossi jr: è in Tunisia

La barca da 2,5 milioni che per il gip fu comprata con soldi della Lega

- Di GIUSEPPE GUASTELLA

Lo

yacht Stella, 2,5 milioni di euro il valore, 21,01 metri per 45,58 tonnellate, tre cabine e tre bagni, è la barca più ammirata del porto. Per tutti è lo yacht di Riccardo Bossi, che sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziame­nti elettorali della Lega Nord, al centro degli ultimi affari dell’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito e del procacciat­ore d’affari Romolo Girardelli. Il Corriere lo ha trovato in Tunisia, Port El Kantaoui, 70 chilometri a sud di Hammamet.

Lo yacht «Stella delta» dallo scorso marzo è ormeggiato nel molo sud del porto di Port El Kantaoui che è una delle mete più esclusive della costa tunisina

PORT EL KANTAOUI (TUNISIA) — Lo «yacht del valore di 2,5 milioni di euro» che Riccardo Bossi, primogenit­o del fondatore della Lega Nord Umberto, per il gip di Milano «avrebbe acquistato avvalendos­i di un prestanome e grazie a un’ulteriore appropriaz­ione indebita di Belsito», esiste davvero. Il Corriere della Sera lo ha trovato in Tunisia, a Port El Kantaoui, a una settantina di chilometri a sud di Hammamet, la città dove è sepolto Bettino Craxi.

Lunghezza 21,01 metri, due motori da 1.550 cavalli, 45,58 tonnellate di stazza, tre cabine lussuose e tre bagni per 6 persone più due membri dell’equipaggio, scafo blu-notte e bianco, ponti in teak, due potenti moto d’acqua nella stiva: è la «Stella», la barca più ammirata a Port El Kantaoui dove per tutti è lo yacht di Riccardo Bossi, quello che sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziame­nti elettorali della Lega Nord e che il giudice Gianfranco Criscione mette al centro degli ultimi affari dell’ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, e del procacciat­ore d’affari Romolo Giradeli. Sono stati entrambi arrestati il 24 aprile con altri due per associazio­ne per delinquere in una costola dell’inchiesta dei pm milanesi Paolo Filippini e Roberto Pellicano, coordinata dall’aggiunto Alfredo Robledo, sull’uso di 18 milioni di fondi elettorali della Lega che vede indagati Belsito e Umberto Bossi per truffa ai danni dello Stato.

Un’informativ­a della Guardia di finanza ipotizzava si potesse trattare di una barca battente bandiera inglese costruita nei cantieri inglesi Sunseeker e che fosse stata ormeggiata per un po’ in un porto della Costa azzurra, ma c’era chi addirittur­a dubitava della sua esistenza. Invece c’è ed è ormeggiata nella banchina sud di Port El Kantaoui, proprio di fronte al ristorante «Mediterran­ee».

Dicono i pescatori locali che nel porto

Bandiera inglese La Guardia di finanza ipotizzava si trattasse di una barca battente bandiera inglese, ma c’era chi dubitava della sua esistenza

di El Kantaoui, considerat­a una delle mete più esclusive della costa orientale della Tunisia, più di una della magnifiche imbarcazio­ni da milioni di euro ormeggiate tutto l’anno appartenga a quella che loro genericame­nte chiamano la «Mafia» italiana, per dire gente misteriosa e poco raccomanda­bile. Costi di rimessaggi­o bassi (anche la metà di quelli italiani), discrezion­e e riservatez­za fanno di questa «marina» il posto ideale per coloro che non vogliono farsi notare, tra i quali non mancano molti armatori onesti. Anche da qui nei giorni caldi e pericolosi della primavera araba fuggirono quegli stessi natanti che esponenti della Lega Nord volevano «mitragliar­e» per impedire che raggiunges­sero le coste italiane.

I documenti trovati dal Corriere della Sera in Tunisia confermano che si tratta di uno yacht Sunseeker, modello «Predator 72», immatricol­ato il 21 luglio 2008 con il numero 914674 e il nome di «Stella delta». Ha attraccato qui il 16 marzo 2012, mentre in Italia infuriava lo scandalo sui fondi della Lega finiti nella sede di Cipro della banca della Tanzania e, si accerterà poco dopo, usati anche per pagare spese della famiglia Bossi. Doveva stare tre mesi, invece è ancora lì.

Dal l e c a r t e e merge c h e l o yacht appartiene alla società «Stella luxury charter ltd» fondata nel 2007 in Inghilterr­a, dove ha sede con un patrimonio in beni di oltre un milione e 172mila sterline. Le sue azioni sono possedute da un imprendito­re italiano che corre in auto, come Riccardo Bossi, nelle serie minori. La documentaz­ione dice anche che prima di ormeggiare in Tunisia la barca era stata in Sardegna provenient­e dal porto di Mentone (Francia). A terra quel 16 marzo scesero due donne e quattro uomini, tra i quali «Bossi Riccardo, nato il 6 maggio 1979, italiano», e il socio unico della «Stella Luxury», definito «utilizzato­re» dell’imbarcazio­ni, colui che paga anche circa novemila euro l’anno per lo stazioname­nto in banchina.

Almeno tre persone confermano altre presenze di Riccardo Bossi a bordo. Testimoni diversi che, solo sotto garanzia dell’anonimato, raccontano che sul molo tutti sanno che è il figlio di un uomo «molto potente in Italia». Basta far vedere la foto

 ??  ?? In porto
La vicenda
In porto La vicenda
 ??  ??
 ?? È ormeggiato in Tunisia a Port El Kantaoui ed è lungo 21 metri, ha ponti in tek, due motori da 1.550 cavalli e una stazza di 45,58 tonnellate. Dispone di tre cabine e tre bagni ??
È ormeggiato in Tunisia a Port El Kantaoui ed è lungo 21 metri, ha ponti in tek, due motori da 1.550 cavalli e una stazza di 45,58 tonnellate. Dispone di tre cabine e tre bagni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy