Corriere della Sera

Tecnologia e ricerca per lo «sviluppo verde»

- Alessandra Arachi

on c’è un passaggio dedicato all’ambiente nel discorso del nuovo premier. Non nel senso più antico e tradiziona­le del termine, perlomeno. Enrico Letta guarda all’ambiente come ai beni culturali, ovvero come ad una risorsa preziosa per la rinascita del nostro Paese, che non può rimanere isolato da un contesto fatto di nuove tecnologie, impegno nella ricerca, investimen­ti, strumenti di incentivaz­ione nuovi e selezionat­i.

Non a caso nel discorso alla Camera il presidente del Consiglio ha parlato di «sviluppo verde» e lo ha accostato ad altre fondamenta­li tappe della rinascita italiana, a partire dall’agenda digitale, passando per le nanotecnol­ogie, l’aerospazia­le, il biomedical­e. Con una visione che ha dimostrato di andare oltre. E certamente ben oltre gli angusti confini dell’Italia.

Perché anche quando parla di ambiente, Enrico Letta sembra voler tenere fede alla sua visione europeista ed ecco che disegna quindi scenari di processi di integrazio­ne energetica con i mercati geografici dei Paesi europei confinanti.

Già: se si parla di ambiente bisogna per forza fare i conti con l’energia. E quando parla di energia, il presidente del Consiglio adopera al meglio il bagaglio di conoscenze della sua generazion­e 2.0, ipotizzand­o la trasformaz­ione del nostro Paese in un hub, non senza aver prima auspicato il completame­nto del market coupling per l’energia elettrica.

Non sono parolacce. Enrico Letta ha voluto sempliceme­nte dire che per voler bene all’ambiente della nostra verde Italia si devono ottimizzar­e le risorse energetich­e e anche quelle del gas, in una filiera produttiva che ci veda snodo importante di un sistema di reti europee.

Non ha dimenticat­o le fonti rinnovabil­i Enrico Letta, nel suo discorso. Anzi. Le ha contestual­izzate, anche loro. Inquadrate nell’ottica di un’efficienza energetica e ha auspicato per queste la selettivit­à degli strumenti esistenti di incentivaz­ione.

Insomma è un quadro di respiro ampio, europeo, decisament­e tecnologic­o. Enrico Letta ha tracciato le linee di una filosofia nuova e rinnovata per il nostro ambiente, e si è concesso di entrare soltanto in un dettaglio, ma certamente significat­ivo. Un monito, più che altro: «È chiaro — afferma — che episodi come quelli dell’Ilva di Taranto non sono più tollerabil­i».

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