Studenti e professori occupano il San Raffaele «Commissariate l’ateneo»
MILANO — L’università che fu di don Luigi Verzé è sotto assedio. Niente lezioni. La protesta ieri è esplosa con l’occupazione dell’ateneo. Il Ciborio, il luogo simbolo del San Raffaele dove campeggia l’elica del Dna, è presidiato dagli studenti. Lo scontro per la guida dell’ateneo tra le eredi del prete manager (le Sigille) e i nuovi vertici dell’ospedale (di proprietà dell’imprenditore Giuseppe Rotelli) ha provocato il blocco delle immatricolazioni. Una decisione presa mercoledì dal ministero dell’Istruzione. E ora la tensione è alle stelle.
Una mobilitazione simile non si era mai vista. I docenti, che da tempo chiedono alle fedelissime di don Verzé di collaborare con la nuova proprietà dell’ospedale, scrivono al neo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. La richiesta è di commissariare l’ateneo, con lo scioglimento dell’attuale consiglio di amministrazione (in mano alle Sigille). «Far morire l’Università Vita Salute costituirebbe un devastante problema non solo per l’istituzione, ma anche per l’intera comunità scientifica italiana e per tutto il Paese», riassume il preside di Medicina Massimo Clementi. «Il "problema ateneo San Raffaele" non coinvolge soltanto la formazione e l’istruzione, ma anche la ricerca medica, l’assistenza, lo sviluppo economico e il diritto allo studio».
Il braccio di ferro tra le Sigille e i vertici dell’ospedale si trascina da mesi, ma il provvedimento che ha preso mercoledì il ministero dell’Istruzione è senza precedenti. Niente iscrizioni, nessun nuovo studente di Medicina per il 2013-2014. Così i quasi duemila allievi sono sotto choc. La decisione è stata presa dall’ex ministro Francesco Profumo perché sono saltate le garanzie necessa-
Studenti al San Raffaele ( rie per la partenza di un nuovo anno accademico: le fedelissime di don Luigi Verzé si sono arroccate nell’università e non hanno mai accettato di aprire il loro consiglio di amministrazione agli uomini di fiducia di Rotelli; dal canto suo la proprietà dell’ospedale ha disdetto la convenzione che permette agli specializzandi di fare pratica in via Olgettina. Di qui lo stallo.
E gli studenti adesso sono in rivolta: «Vogliamo tutelare i nostri diritti», dicono. La protesta si è diffusa anche su twitter con l’hashtag #SaveUniSR. Urge una soluzione.
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