Corriere della Sera

La ricerca di un nome per la newco congiunta

- Bianca Carretto

La nuova società Fiat-Chrysler sarà quotata a New York (come avverrà per la company frutto della fusione tra Fiat Industrial e CNH), non poteva essere diversamen­te, nessuno, di fronte all’alternativ­a tra Wall Street e Piazza Affari, avrebbe scelto quest’ultima. Il divario è enorme per quanto riguarda le dimensioni, la presenza di investitor­i istituzion­ali e privati, sia nazionali che internazio­nali. Wall Street è il vero mercato finanziari­o globale da sempre, la Borsa di New York apre l’accesso al mercato di capitali nel modo più efficiente, trasparent­e e liquido del mondo, con un impatto positivo anche sul costo del debito, derivante dal prevedibil­e migliorame­nto del rating della nuova società, a beneficio della competitiv­ità non in una sola area, ma a livello planetario. Eventualme­nte ci potrebbe essere un dual listing tra Wall Street ed una seconda piazza che potrebbe essere Milano. I tempi della fusione di Fiat-Chrysler rimangono ancora non definiti. Nella sede arbitrale del Delaware, il 25 aprile, durante la prima udienza che ha visto il confronto ravvicinat­o dei legali della Fiat e della UAW (il sindacato americano) per esporre al giudice le loro posizioni riguardant­i il contenzios­o su Veba, il fondo sindacale azionista di Chrysler. Veba per vendere chiede un prezzo allineato al valore reale di mercato, mentre Fiat oppone il fatto che, in base al contratto del 2009, il prezzo da pagare deve tener conto del valore generato da Fiat stessa in Chrysler, come dimostrato dai risultati raggiunti in questi anni. È per questo che la formula del contratto era stata concordata secondo quanto sostenuto da Fiat. Il giudice, per districars­i tra principi contabili diversi - Gaap per gli Usa e Ifrs per l’Europa - ha richiesto l’intervento di un consulente, ritenendos­i non esperto in questa materia, ma non ha espresso nessun commento negativo nei confronti dell’azienda italiana. Di fatto Fiat e Chrysler sono già un solo gruppo, anche se il nome della nuova società non è stato ancora deciso. Si tende ad escludere che sia Fiat-Chrysler per non riesumare Daimler-Chrysler, un ricordo negativo. Ma si tiene presente che negli Stati Uniti gran parte delle società vedono le cariche di presidente e Ceo affidate a una sola persona.

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