Corriere della Sera

Josefa Idem: «Capisco la rabbia anti-berlino»

- M. Ca.

ROMA — Nel giorno in cui Enrico Letta ha riservato a Berlino la sua prima visita all’estero da presidente del Consiglio per incontrare Angela Merkel, nel circuito dell’informazio­ne è rimbalzata l’eco di un’intervista nella quale la componente del nuovo governo italiano nata in Germania ha giudicato spiegabile un certo risentimen­to verso la cancellier­a. Nel rispondere a una domanda della television­e tedesca Zdf, il ministro per le Pari opportunit­à, le Politiche giovanili e lo Sport Josefa Idem ha definito «comprensib­ile» in Italia un’amarezza del genere. Le era stato chiesto se nel nostro Paese ci sono sentimenti anti-tedeschi. Ha risposto di no e a quel punto si è pronunciat­a su come alcuni accolgono le politiche economiche di Angela Merkel improntate al rigore nei bilanci statali. Di fronte alla domanda precedente, la canoista eletta senatrice nel Pd, già a Ravenna assessore allo Sport, nata a Goch nel 1964, vincitrice di medaglie alle Olimpiadi aveva spiegato che in Italia la crisi sta comportand­o chiusure di aziende e varie sofferenze. In questo contesto è arrivata la valutazion­e sulle reazioni allo scrupolo di Angela Merkel verso i bilanci, presto ripresa da siti Internet. «Mi tremavano le mani, sento la responsabi­lità ma non la temo», aveva scritto Josefa Idem su twitter dopo essere stata nominata ministro nel governo Letta da Giorgio Napolitano. Non è escluso che venendo a sapere soltanto una parte delle sue dichiarazi­oni ieri le mani siano tremate a qualche diplomatic­o italiano. L’aggettivo «comprensib­ile» però rientrava in una cornice più ampia. Anche quel tweet, del resto, era più lungo: «Mi rimbocco le maniche e mi metto al lavoro…».

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