Sottosegretari e commissioni, il lungo negoziato per 68 poltrone
La soluzione slitta a martedì. Il Pdl vuole Santanchè vicepresidente della Camera
do tra i partiti. Verso le 9 il ministro annunciava che la «nomina dei sottosegretari avverrà entro domenica». Alle 13, invece, lo stesso Franceschini parlava di «martedì come termine ultimo» perché quel giorno si insedieranno le commissioni che voteranno i rispettivi presidenti. Ma le due partite si intrecciano fin d’ora.
Alla Giustizia andrebbero An- na Maria Bernini (Pdl), avvocato e fedelissima di Berlusconi, e Donatella Ferranti (Pd). Mentre alle commissioni Giustizia ci sono in ballo il senatore Felice Casson (Pd) e il deputato Enrico Costa (Pdl). Da questo schema però resterebbero fuori l’ex ministro Nitto Palma e Donato Bruno che invece sono nella pole position del Pdl per una presidenza di commissione e per un posto di sottosegretario. Agli Esteri Berlusconi vorrebbe l’altoatesina Michaela Biancofiore mentre il Pd schiera Lapo Pistelli e molti vedono opportuna la conferma di Staffan de Mistura per assicurare continuità sul caso marò-India. Al Senato, Pier Ferdinando Casini (Sc) è in testa ai candidati per la presidenza della commissione Esteri. Mentre il Pd non intende retro-
L’ipotesi Catricalà Dalla pdl Biancofiore alla pd Madia, i nomi in corsa Ipotesi Catricalà capo di gabinetto all’Economia
cedere sulla commissione Affari costituzionali del Senato per la quale indica Anna Finocchiaro. Come sottosegretario con delega all’Editoria, poi, spunta il profilo tecnico di Lelio Alfonso (Sc), ma ci sono anche la lettiana Paola De Micheli e il franceschiniano Francesco Garofani. Alle Riforme, oltre a Pino Pisicchio (Cd) e a Gianclaudio Bressa (Pd), circola il nome di Benedetto Della Vedova (Sc) mentre per i Rapporti con il Parlamento la conferma di Giampaolo D’Andrea (Pd) sembra mettere d’accordo i tre partiti. Annamaria Parente (Pd), ex quadro della Cisl, è la new entry per il ministero del Lavoro insieme a Marianna Madia (Pd), ma al Welfare non è esclusa la conferma della «tecnica» uscente Cecilia Guerra. Infine, alla Camera è c’è maretta intorno alla candidatura di Daniela Santanché per la vicepresidenza in sostituzione di Maurizio Lupi. Per il Copasir sale la candidatura di Sel (Claudio Fava o Gennaro Migliore) e scende quella del leghista Giancarlo Giorgetti. Con questo schema il M5S dovrebbe accontentarsi della Vigilanza Rai.