Corriere della Sera

Il progetto degli ex An per una Cosa di Destra

Un bacino potenziale tra l’8 e il 12% Ronchi: serve una lista civica nazionale

- M. Antonietta Calabrò

ROMA — Chiamiamol­e prove tecniche di riaggregaz­ione della Cosa di Destra. Per tutto maggio e giugno è un fiorire di iniziative tra gli esponenti dell’ex Alleanza Nazionale (comunque siano oggi collocati). Da Roma a Palermo.

Superata l’elezione del presidente della Repubblica e la formazione del nuovo governo, a destra ci si è resi conto che esiste un contenitor­e tra l’8 e il 12 per cento, cioè circa cinque-sei milioni di voti, in cerca d’autore (cioè quello che loro stessi chiamano «un leader fascinoso»), perché nell’ultima consultazi­one elettorale, molti dei potenziali elettori o non sono andati a votare o hanno espresso un voto di prote- mirante. Lì Silvano Moffa, Francesco Malgeri e Pasquale Viespoli hanno organizzat­o una riflession­e pubblica sulla crisi istituzion­ale italiana e il percorso verso il presidenzi­alismo. Dice Moffa: «Non è un’associazio­ne di combattent­i e reduci». L’8 maggio (ma la sala non è ancora fissata, anche perché Fli sta traslocand­o dalla sede di piazza Poli, «diventata ormai troppo grande»)

è

Andrea Ronchi, 57 anni sarà la volta dell’assemblea del partito di Fini e anche la prima occasione in cui si rivedrà in pubblico l’ex presidente della Camera. Italo Bocchino (che sta organizzan­do l’evento) esclude che sarà quella la data anche dello scioglimen­to di Fli. «Parleremo di questioni amministra­tive, come i rimborsi elettorali, che possiamo avere solo per l’elezione del Senato, e di questioni politiche», si limita a dire Italo Bocchino e non vuole aggiungere una parola di più.

L’11 maggio, Ignazio La Russa, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, scenderà in piazza con l’iniziativa «Staffetta per l’Italia». La manifestaz­ione si snoderà in corteo per le vie di Roma e farà tappa in luoghi simbolici: ministero dell’Economia, Banca d’Italia, Quirinale, ambasciata indiana; per chiedere un limite alla tassazione, la restituzio­ne dell’Imu, l’elezione diretta del presidente della Repubblica e la giurisdizi­one italiana per i due marò.

L’ex ministro Andrea Ronchi commenta: «Si tratta di tanti segnali che indicano la voglia di ridare una casa alla destra italiana, sarebbe miope fare delle microcorre­nti, serve invece una grande iniziativa per delineare la destra del futuro. Il nuovo governo dimostra che la destra non c’è più: dal punto di vista sociale e culturale e non solo dal punto di vista delle poltrone. Ecco servirebbe una lista civica nazionale di centrodest­ra».

Maurizio Gasparri, ex An del Pdl, invece è scettico: «Per carità, io parlo con tutti, ma i valori della destra vivono dentro il Pdl: dal presidenzi­alismo ai valori etici. Non dimentichi­amoci che Fini si è staccato al tempo del referendum sulla fecondazio­ne assistita».

 ??  ?? sta per il M5S. Mentre la scelta di Fli e di Gianfranco Fini di stare al centro con Monti si è rivelata per quella che le urne hanno certificat­o: uno zero virgola.
«Bisogna provare a farne qualcosa», spiega Domenico Nania che insieme a Roberto Menia,...
sta per il M5S. Mentre la scelta di Fli e di Gianfranco Fini di stare al centro con Monti si è rivelata per quella che le urne hanno certificat­o: uno zero virgola. «Bisogna provare a farne qualcosa», spiega Domenico Nania che insieme a Roberto Menia,...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy