Il montiano: tengo 2.500 euro Il resto andrà in beneficenza
MILANO — L’aveva annunciato in campagna elettorale e ha mantenuto la promessa. Mario Sberna, bresciano, deputato di Scelta civica, ha ricevuto lo scorso sabato il primo stipendio da deputato: 7.268,53 euro per il mese di marzo e 11.657,24 euro per il mese di aprile. Sberna ha trattenuto per sé 2.500 euro mensili, ovvero lo stipendio percepito prima che entrasse in politica, oltre alle spese vive sostenute per il soggiorno a Roma, variabile da mese a mese e comunque tutto documentato. Tutto il resto sarà devoluto in beneficenza. Lo riferisce lo stesso Sberna in una nota, precisando che tutta la lista dei movimenti del conto corrente è pubblicata sul suo sito (www.mariosberna.it). Tra i maggiori destinatari: il conto dedicato dall’Associazione nazionale famiglie numerose, per l’aiuto diretto alle famiglie in difficoltà (cui ha inviato 4.000 euro); Dom Pedro Josè Conti, vescovo missionario in Amazzonia (cui ha inviato 1.500 euro), la Medicus Mundi Attrezzature, cooperativa sociale Onlus che realizza ospedali e posti di salute nel sud del mondo (destinataria di 1.000 euro). Alcune spese sono già state anticipate, destinate a famiglie bisognose che non sapevano come pagare l’affitto o bollette per utenze domestiche.
dai 5 Stelle: oltre a Mastrangeli, il consigliere comunale di Ferrara Valentino Tavolazzi; la consigliera comunale di Bologna Federica Salsi, il consigliere regionale Giovanni Favia, il consigliere regionale piemontese Fabrizio Biolè, la forlivese Raffaella Pirini
a favore dell’espulsione dal Movimento di Marino Mastrangeli: sul web la mozione è stata votata da 19.341 persone (su 48.292 aventi diritto), con un sì dell’88.8%. Alle Quirinarie, la candidata più votata fu Milena Gabanelli (con 5.796 voti); i votanti furono 28.518