Aggredito con l’acido, da anni la ex lo perseguitava
ROMA — L’acido usato ancora una volta per vendicarsi. Dopo Pesaro anche a Roma. Prima un avvocato, Lucia Annibali, ora un infermiere di 33 anni, ferito in via Casilina da uno sconosciuto che gli ha rovesciato addosso il contenuto di una bottiglietta mentre stava per salire su un treno. «Ero appena uscito dall’ospedale insieme con una collega. Stavamo chiacchierando sul marciapiede della stazione quando quel tipo si è avvicinato e ci ha schizzato. Sembrava uno scherzo con l’acqua, invece era acido...». È ancora sotto choc il trentatreenne — che lavora al «Vannini» in via dell’Acqua Bullicante — quando racconta alla polizia l’aggressione subìta alla fermata «Torpignattara» della linea Roma-Pantano. Ma immagina chi possa nascondersi dietro il gesto folle del misterioso aggressore: in passato infatti è già stato al centro di una vicenda di stalking e ha più volte denunciato l’ex moglie. Il caso è arrivato in tribunale ma i provvedimenti nei confronti della donna non sono ancora scattati. Proprio i contrasti con l’ex, anche lei infermiera, sarebbero il movente dell’aggressione di ieri. Tanto più che dopo essere stata ferita la vittima avrebbe ricevuto alcuni sms, al vaglio degli investigatori.
L’uomo con l’acido ha agito alle quattro del pomeriggio, in un luogo affollato, pieno di pendolari, impiegati e studenti, che si apprestavano a prendere il treno per tornare a casa fuori Roma. Proprio come l’infermiere e la collega, anche lei di 33 anni, anche lei investita dalla sostanza tossica e corrosiva. Ad avere la peggio però è stato lui: gli schizzi l’hanno colpito al volto, al collo e al tora- ce. Ma gli è andata meglio dell’avvocato di Pesaro: l’acido gli ha provocato ustioni non profonde e i medici del Sant’Eugenio l’hanno dimesso con una prognosi di una decina di giorni. La collega, ferita a un brac-
Lucia Annibali, 35 anni, l’avvocatessa che è stata
sfigurata con l’acido
nel suo appartamento di Pesaro lo scorso 16 aprile cio, se la caverà in una settimana.
«Ho visto solo una sagoma avvicinarsi, non saprei dire se quell’uomo fosse italiano o straniero», ha aggiunto il trentenne ascoltato fino a sera dagli agenti del commissariato Torpignattara. Sul caso indaga anche la Polfer: gli investigatori avrebbero acquisito le immagini della videosorveglianza della stazione che potrebbe aver ripreso la scena. Non è chiaro se l’aggressore abbia agito a volto coperto, ma intanto è stata ritrovata la bottiglietta — un contenitore per detersivi — usata dal ricercato. L’ex moglie dell’infermiere invece è stata convocata in commissariato per essere interrogata. Non si esclude che possa esserci un collegamento fra lei e l’uomo con l’acido. Un caso molto simile, ma a parti invertite, a quello nelle Marche dove ieri i carabinieri del Ris hanno svolto un nuovo sopralluogo nell’appartamento dell’avvocato Annibali, sfigurata con l’acido da un sicario — il sospettato è Rubin Talaban, 31 anni, un albanese tuttora latitante — che per gli inquirenti avrebbe agito su incarico dell’ex compagno della donna che lei aveva lasciato. I
Le denunce Aveva denunciato la donna con la quale era sposato, ma il caso non è ancora giunto in tribunale
militari dell’Arma hanno esaminato la Smart di quest’ultimo — anche lui avvocato — e un paio di scarpe sportive avvolte in un sacchetto e sepolte nei pressi di un casolare di Novilara, vicino Pesaro, dov’è stato arrestato un altro presunto complice del legale, Altistin Precetaj, 28 anni, anch’egli albanese.
Ma l’aggressione di ieri ricorda anche un’altra tragica vicenda che, solo 10 giorni fa, ha sconvolto chi lavora all’ospedale «Grassi» di Ostia: l’omicidio dell’infermiera Michela Fioretti, madre di due bambine, uccisa a colpi di pistola a Dragona dall’ex marito Guglielmo Berettini, guardia giurata. Anche la donna, come l’infermiere ferito ieri, era in attesa di un provvedimento del giudice per allontanare l’ex coniuge che però non è mai arrivato nonostante la richiesta del pm.