Corriere della Sera

Fondazione in rosso Pressing di Profumo: via il tetto azionario

- DAL NOSTRO INVIATO Fabrizio Massaro fmassaro@corriere.it

SIENA — La proposta di cambio di statuto del Montepasch­i con l’eliminazio­ne del limite del 4% al diritto di voto lascia perplessi i senesi. Il presidente Alessandro Profumo l’ha già fatto capire alla città: se non passa la mia proposta, sono pronto a dimettermi. «In un minuto e mezzo, il tempo di scrivere due righe» ha detto lunedì in assemblea in riferiment­o a una richiesta generale di sostegno. Per rendere più appetibile la banca in vista dell’aumento di capitale da 1 miliardi del 2014, Profumo vuole procedere al voto «in tempi brevi», entro l’estate, anche di fronte ai dubbi della Fondazione, primo socio al 34%. Ciò comporta far votare l’ente con l’attuale vertice retto dal presidente Gabriello Mancini, in scadenza ad agosto. Mancini ha però frenato sulla proposta, e ieri il candidato sindaco del Pd, Bruno Valentini, ha detto apertament­e che «la Fondazione non deve prendere decisioni prima dell’insediamen­to del nuovo consiglio comunale». Spetta al Comune — le cui elezioni sono a fine maggio — la nomina di 8 dei 16 membri della deputazion­e generale della Fondazione. E dunque sarà il futuro sindaco (sono 8 i candidati) a decidere le sorti di Palazzo Sansedoni. Proprio ieri la Fondazione ha approvato il bilancio 2012 in perdita di circa 193 milioni, in migliorame­nto dai circa 330 milioni del 2011. Anche il debito è stato ridotto a 350 milioni per effetto dei rimborsi. Le cessioni hanno però fatto ridurre il patrimonio a circa 1,2 miliardi (dai 1,3 miliardi del 2011), formato in gran parte da Mps, valutata ora ai prezzi di dicembre 2012, dunque vicina alla quotazione di ieri di 0,2139 euro (-1,61%).

Il bilancio Per l’ente socio al 34% di Mps 193 milioni di perdite e 350 di debiti

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