Corriere della Sera

GRADUATORI­A UNICA PER I TEST UNIVERSITA­RI COSÌ SI PREMIANO STUDENTI E ATENEI

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Al suo ultimo provvedime­nto il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo ha firmato il decreto che istituisce (finalmente possiamo dire) una graduatori­a unica nazionale per i test di ammissione ai corsi di laurea universita­ri ove è previsto il numero chiuso. Cambiament­o epocale che modifica già da quest’anno l’approccio alla scelta universita­ria delle famiglie, degli studenti e degli atenei stessi.

Non capiterà più che uno studente non venga ammesso conseguend­o, ad esempio 40 punti, in un test di ammissione a medicina presso un ateneo di Milano, mentre un altro, con il medesimo punteggio, possa essere ammesso, ad esempio a Napoli, dove ha svolto il test di ingresso. Il tutto avveniva con l’aggravante che ogni studente può effettuare un solo test nella medesima disciplina. La graduatori­a nazionale pone fine a questa prassi che premia chi è stato accettato in un ateneo rispetto a chi è stato ingiustame­nte escluso in un altro pur avendo dimostrato di essere alla pari, se non più meritevole. La graduatori­a nazionale permette agli stu- denti migliori di avanzare e soprattutt­o di scegliere l’ateneo dove studiare, attivando altresì una competizio­ne virtuosa tra i singoli atenei per gli studenti migliori. Saranno così gli studenti e le loro famiglie, nel tempo, a decretare quali università sono percepite e valutate di migliore qualità e quindi scelte dagli studenti che meglio hanno risposto ai test d’ammissione. Si tratta di una riforma, a costo zero, evocata da diversi anni e che oggi finalmente trova un suo approdo. Il reclutamen­to universita­rio si allinea così a molti altri sistemi formativi sparsi per il mondo, dando un chiaro segnale al proliferar­e delle sedi universita­rie «sotto casa» come comoda alternativ­a a vere politiche che puntino alla migliore qualità formativa per gli studenti. Ora toccherà al nuovo ministro Maria Chiara Carrozza intensific­are un sistema di borse di studio o prestiti d’onore che incentivi una mobilità sul territorio che diventi soprattutt­o mobilità sociale.

Stefano Blanco

Direttore generale, Fondazione Collegio delle Università Milanesi

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