Corriere della Sera

Ergastolo e arresto in aula per il chirurgo dei «tagli inutili»

Brega Massone condannato per omicidio volontario

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

MILANO — Il bisturi come un’ arma, la cartella clinica come un bancomat. Per la prima volta nella storia giudiziari­a italiana un chirurgo viene condannato e poi arrestato in aula per omicidio volontario e truffa ai danni dell’erario con l’accusa di aver ucciso con le sue mani quattro pazienti operandoli, nonostante fossero malati terminali o troppo anziani, con interventi inutili e dannosi fatti solamente per far incassare alla struttura sanitaria privata i rimborsi munifici del servizio sanitario nazionale che garantivan­o premi economici che finivano nelle sue tasche e in quelle della sua équipe.

Pier Paolo Brega Massone, 49 anni, arrestato nel giugno 2008 dalla Guardia di finanza nell’inchiesta sulla Santa Rita di Milano, ribattezza­ta la «Clinica degli orrori», come avevano chiesto i

Le altre condanne Pene di 30 e 26 anni di carcere per gli aiuti Pietro Fabio Presicci e Marco Pansera

pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano è stato condannato al carcere a vita e all’isolamento diurno per tre anni dalla prima corte d’assise di Milano anche per 45 casi di pazienti che sono sopravviss­uti alle operazioni. «Cose inspiegabi­li», le hanno definite i pm, « mutilazion­i » inutili con «asportazio­ni di pezzi più o meno grossi di polmone» che permetteva­no alla Santa Rita di ottenere 11 mila euro per ciascuno degli interventi eseguiti senza fare prima quegli esami diagnostic­i che ne avrebbero provato l’inutilità. L’ accusa di omicidio era basata sul «dolo eventuale», sul fatto cioè che i chirurghi avevano «accettato cinicament­e il rischio, ampiamente prevedibil­e, della morte dei pazienti».

Condannati anche gli aiuti Pietro Fabio Presicci, che proprio ieri compiva i 50 anni, e Marco Pansera, 43 anni, che invece di impedire le operazioni, fatte tra il 2005 e il 2006, hanno condiviso quella che l’accusa ha definito la «aggressivi­tà» del primario di chirurgia toracica: 30 anni (era stato chiesto l’ergastolo) a Presicci, complice di Brega in due omicidi, e 26 (chiesti 18) a Pansera, responsabi­le di un omicidio con Brega. Pene tra 12 e 27 mesi per reati minori anche agli altri otto imputati, medici e anestesist­i. Brega Massone, Presicci e Pansera erano stati già condannati in un primo processo per un’altra ottantina di lesioni a 15, 10 e 6 anni e 9 mesi. Dei tre, in carcere si trovava solo Presicci. Brega da gennaio era in libertà dopo 4 anni di reclusione a seguito di una decisione della Cassazione arrivata dopo un complicato iter giudiziari­o. L’ex primario ha ascoltato solo con qualche commento sottovoce la lettura da parte del presidente Anna Introini della sentenza e della lunga lista delle provvision­ali (fino a centomila euro) per i risarcimen­ti ai pazienti, ai loro familiari e ad alcuni enti e associazio­ni, come Regione Lombardia, Ordine dei medici e Medicina democratic­a. Alla fine, per uscire si è lasciato accompagna­re ad un’uscita laterale che, invece, lo ha portato in carcere di Bollate. La procura, infatti, aveva chiesto ai giudici di arrestarlo in aula perché «c’era la possibilit­à concreta che fuggisse», hanno spiegato Pradella e Siciliano secondo le quali l’ex primario ha «disponibil­ità economiche» e una «rete di contatti» che potrebbero consentirg­li anche di lasciare l’Italia.

Già ferita dalla sentenza, la moglie di Brega Massone, Barbara Magnani, è rimasta basita mentre la Gdf prendeva in consegna il marito. Poi ha sbottato: «È normale condannare un medico all’ergastolo? Non vogliono che esca la verità, hanno sempre rifiutato una perizia. A Milano con c’è speranza». Le richieste dei difensori di Brega Massone, gli avvocati Luigi Fornari e Oreste Dominioni, di una perizia d’ufficio sulle operazioni, così come nell’altro processo, anche in questo sono state rigettate dai giudici che hanno considerat­o sufficient­e quello le consulenze che delle parti che sono agli atti. Nessuna reazione dall’ex primario. Non per «freddezza», ha detto la moglie: «I sentimenti ce li ha, solo che per dignità e non li fa vedere».

 ?? (Maule/Fotogramma) ?? Condannato Pierpaolo Brega Massone, 49 anni, ex primario di Chirurgia toracica della clinica milanese Santa Rita, ieri nell’aula dove la Corte d’assise lo ha condannato all’ergastolo
(Maule/Fotogramma) Condannato Pierpaolo Brega Massone, 49 anni, ex primario di Chirurgia toracica della clinica milanese Santa Rita, ieri nell’aula dove la Corte d’assise lo ha condannato all’ergastolo

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