Corriere della Sera

L’espansione del terzo settore Produce ricchezza in tempo di crisi

- Marco Gasperetti Luca Mattiucci

LUCCA — La notizia è buona e anche sorprenden­te. Non solo il volontaria­to ha resistito alla crisi, ma è cresciuto ed è più forte di prima. Lo dimostra uno studio, con tanto di cifre e proiezioni, che sarà presentato e discusso oggi alla prima giornata del Festival nazionale del Volontaria­to di Lucca, una quattro giorni (da oggi sino a domenica, Real Collegio) che raduna gli stati generali del terzo settore in Italia. Ci saranno due ministri, Giuliano Poletti (Lavoro) e Stefania Giannini (Istruzione), il presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che sabato inaugurerà il nuovo canale «Corriere Sociale», dedicato al terzo settore, di Corriere.it. Non mancherann­o momenti culturali e ricreativi. Con Maria Grazia Cucinotta, che oggi inaugurerà il festival, e Giobbe Covatta che lo chiuderà domenica, due personaggi che sono anche firme del blog «Buonenotiz­ie» di Corriere.it.

Partendo dallo studio del Centro nazionale per il volontaria­to e della Fondazione volontaria­to e partecipaz­ione, il summit di Lucca sarà anche un’occasione per misurare lo stato di salute del settore.

«Dati positivi — anticipa il presidente del Cnv Edoardo Patriarca — che forniscono spunti di riflession­e e di azione. Da una parte osserviamo che si rafforza l’autonomia di questo mondo dal settore pubblico, in un’ottica sussidiari­a sempre più matura. Dall’altra si comprende come il volontaria­to abbia ormai già reagito in maniera decisa alla crisi, cercando nuove risorse, economiche e umane, per portare avanti la sua imprescind­ibile opera di solidariet­à». Insomma, come sottolinea anche il presidente della Fondazione, Alessandro Bianchini, ormai il «volontaria­to è un fenomeno maturo e consolidat­o, una colonna portante del nostro sistema democratic­o».

Così, sfogliando il dossier, si scopre che nonostante la congiuntur­a negativa, lo stato di salute economica delle organizzaz­ioni di volontaria­to (Odv) è buono e più della metà dei circa 2 mila presidenti intervista­ti (56,6%) ritiene stabile o equilibrat­a la situazione economica-patrimonia­le della propria organizzaz­ione. Solo una quota minima di organizzaz­ioni (tra lo 0,6% e il 2,2%) dichiara di avere difficoltà a saldare i debiti contratti verso terzi.

E tutto questo accade in un momento di gravissima sofferenza nella riscossion­e di crediti verso privati e soprattutt­o nei confronti dell’amministra­zione pubblica.

Note positive anche dalla crescita dei volontari che aumentano in un terzo delle organizzaz­ioni e restano stabili nelle altre. Con una buona percentual­e di giovani (in media, il 25,3% dei volontari ha meno di 35 anni) che però è rimasto fermo alle cifre del 2011. La stabilità delle ore dedicate dai volontari all’Odv caratteriz­za il 60,0% delle organizzaz­ioni; l’aumento il 29,5%. Insomma, come si legge nello studio, «meno di un’organizzaz­ione su 10 ha visto nel 2013 diminuire la quantità di impegno profuso dai propri membri».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy