Design? No, un universo «fantasy»
no temperature diverse per alimenti diversi (Bosch); elementi in pietra refrattaria per fare il pane (Gaggenau); sistemi per tenere in fresco le piante aromatiche ( Electrolux); strumenti avveniristici che, in base a peso e stile di vita del proprietario, decidono quali piatti consigliargli (il progetto «Open oven» di HotpointAriston); piani a induzione che diventano superfici di lavoro continue (Siemens), altro miracolo del camouflage (c’è perfino il forno di Neff «Slide & hide»: lo dice il nome, lo sportello scorre e si nasconde all’interno).
Viaggio tra prodizioni contemporanee, preziose nella ricerca e nella lavorazione (come la «Ola 25» di Snaidero), dove un’estetica «vintage» nasconde un cuore tecnologico, dove l’ambiente diventa un richiamo alla scoperta: osservare, toccare, giocare con i colori e con le forme. Lo ha fatto Aran con «Cover», in cui i rivestimenti dei pensili dispongono di 80 diverse coperture staccabili (tonalità
La cucina Cover di Aran
Ki by Nendo per Scavolini
Piano a induzione di Siemens
Le prese di Varenna con cui giocare anche per «Fjord» di Doimo Cucine). E lo ha fatto Nendo realizzando «Ki» di Scavolini. «L’idea alla base di questa cucina — spiega il designer — è di farla scomparire in due oggetti, mensole di legno e un contenitore bianco». Ci è riuscito.
Palazzo Reale ospita la mostra «100% design» che difende il diritto d’autore nelle creazioni mentre a Piazza Affari Maurizio Cattelan mette in scena (con ironia) l’autoriproduzione
duchampiane: