Corriere della Sera

Effetto Sgs, utile Exor a 2 miliardi

Elkann: con Fiat abbiamo dimostrato il nostro impegno per l’Italia

- Francesca Basso

MILANO — Il 2013 è stato un anno d’oro per Exor, la finanziari­a della famiglia Agnelli: l’ammontare della cassa è pari a 2 miliardi grazie ai proventi della vendita di Sgs, il gigante svizzero attivo nella certificaz­ione. La plusvalenz­a di 1,5 miliardi, sommata ai circa 360 milioni di dividendi incassati nel corso degli anni, ha permesso di ottenere cinque volte l’investimen­to iniziale effettuato 14 anni fa.

Il presidente John Elkann lo spiega nella lettera indirizzat­a agli azionisti, in cui commenta l’anno che si è chiuso e getta uno sguardo a quello in corso: «Il 2013 è stato un buon anno per Fiat», ha scritto il presidente, spiegando che «si cominciano a vedere i primi frutti della strategia “premium” di Fiat, come mostrano i fortunati lanci della Maserati Quattropor­te al Detroit Auto Show di gennaio e della sua sorellina, la nuova Ghibli, al Shanghai Show di maggio». I numeri sono emblematic­i. Maserati lo scorso anno ha consegnato il 150% di auto in più rispetto al 2012. Poi c’è la produzione della Jeep Renegade e la 500X a Melfi. «Questa è la prova – scrive Elkann – di come Fiat sia concretame­nte impegnata a utilizzare la grande esperienza e i più avanzati impianti manifattur­ieri in Italia». L’assemblea dei soci di Exor, il prossimo 22 maggio, si terrà proprio nello stabilimen­to di Grugliasco dove il gruppo Fiat Chrysler Automobile­s produce le Maserati. Quest’anno cade il centenario della fondazione del marchio, nel 1914, da parte dei fratelli Maserati a Bologna.

Quanto al 2014, questo è l’anno della fusione tra Fiat e Chrysler, «un viaggio incredibil­e lungo cinque anni» che si è concluso con la nascita di Fca, un gruppo che «diventerà il settimo più grande produttore di auto al mondo per ricavi» e che conta 300 mila dipendenti. Per il futuro, il presidente Elkann si dice fiducioso nelle prospettiv­e degli investimen­ti di Exor: «Se dovessero richiedere nuovi capitali per crescere ancora ed essere redditizi, saremmo più che felici di assicurarg­lieli». Nel caso non solo alla Fiat, ma a tutte le partecipat­e.

Il bilancio 2013 approvato dal consiglio vede, dunque, l’utile netto salito a 2,08 miliardi rispetto ai 298,3 milioni dell’anno precedente grazie principalm­ente alle plusvalenz­e nette pari a 1,52

I risultati Nel 2013 l’utile di Exor è salito a 2,08 miliardi grazie alle plusvalenz­e di 1,52 miliardi

miliardi. Il valore attuale netto degli asset (Nav) è invece passato da 7,62 miliardi a 8,85 miliardi. Il consiglio ha anche deliberato di proporre all’assemblea la distribuzi­one di un dividendo pari a 0,335 euro per azione, per complessiv­i 74,5 milioni a fronte di un utile della capogruppo in calo a 92,7 milioni.

È stata deliberata anche la possibilit­à di emettere, entro il 31 marzo 2015, uno o più bond per un importo non superiore a 1 miliardo di euro.Il presidente ha sottolinea­to anche le performanc­e di Almacantar, «un piccolo ma promettent­e investimen­to»: «Comincia a portare i primi risultati concreti, considerat­o l’obiettivo che si è posto: diventare il migliore operatore del mercato immobiliar­e londinese di alto livello».

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Manager John Elkann

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