Corriere della Sera

Mou, mosse e provocazio­ni per ipnotizzar­e l’avversario

Il lavoro tecnico e psicologic­o sui suoi, le battute e il ghigno su Blanc

- DAL NOSTRO INVIATO

LONDRA — Con José Mourinho non si capisce mai dove finisce la storia e dove inizia la celebrazio­ne; che cosa è racconto e che cosa mitologia.

Così la sua pazza corsa al gol di Demba Ba, a tre minuti dalla fine di Chelsea-Psg, può essere l’esplosione di gioia di un tifoso «special» oppure la pazzesca lucidità di un allenatore che vede la possibilit­à di un «time out», che non esiste nel calcio, per dare le ultime indicazion­i alla squadra.

La verità è che Mou è un fanatico dei dettagli. L’abbigliame­nto, ad esempio: mentre Laurent Blanc era vestito come un dandy, il portoghese aveva scelto la tuta del Chelsea. Un segnale ai suoi giocatori: io gioco con voi, qualcun altro pensa a una festa dopo la partita.

A fine gara, nella conferenza stampa a Stamford Bridge, Mourinho ha tenuto molto a sottolinea­re alcuni concetti: 1) che per lui non era la più bella partita della carriera «perché ho vinto delle Coppe dei Campioni e questo era un quarto di finale. È stata “una” bella partita»; 2) che non gli importa nulla dell’avversaria del Chelsea in semifinale, nemmeno se sarà il Real Madrid dal quale si è separato in modo fragoroso, come testimonia anche il libro scritto dal suo «nemico» giornalist­a Diego Torres: « Ci sono le squadre migliori e l’importante è che ci siamo anche noi»; 3) che si diventa «speciali » non solo facendo le

Carriera «La partita più bella della mia carriera? No, era soltanto un quarto di finale»

mosse giuste, ma anche seguendo una linea assoluta di comportame­nto: «Tutti pensano che Demba Ba sia il terzo centravant­i di questa squadra e, magari, a un certo punto, ci ha creduto anche lui. Così, quando ho inserito la seconda punta, ho scelto lui e non Fernando Torres. Perché prendesse fiducia». Demba Ba è quello che poi, fiducioso, ha segnato il gol qualificaz­ione. Naturalmen­te.

Gli è rimasto il gusto della provocazio­ne. Alla vigilia della partita, quando gli chiedevano il peso dell’assenza di Ibrahimovi­c, Mou si è lasciato andare a un ghigno: «Non so in che condizioni sarà Eto’o, Ramires è squalifica­to e non posso utilizzare Matic e Salah, che hanno già giocato la Champions con altre squadre. Io non piango. E per una squadra come il Psg, che ha speso un sacco di soldi e ha Cavani, l’assenza

(Action Images)

(Reuters)

(Reuters)

 ??  ?? Special Mourinho, 51anni, una Champions con il Porto e una con l’Inter
Special Mourinho, 51anni, una Champions con il Porto e una con l’Inter
 ??  ?? Old Trafford Il 9.3.2004 volo di gioia per la vittoria in Champions del Porto che elimina il ManUnited
Old Trafford Il 9.3.2004 volo di gioia per la vittoria in Champions del Porto che elimina il ManUnited
 ??  ?? Camp Nou Il 28. 4.2010 corsa sfrenata dopo la vittoria dell’Inter sul Barça in semifinale di Champions
Camp Nou Il 28. 4.2010 corsa sfrenata dopo la vittoria dell’Inter sul Barça in semifinale di Champions

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