Corriere della Sera

Martina l’antidiva trasforma in oro la fatica dei 25 km

Bronzo per Edoardo Stochino nel fondo maschile

- DAL NOSTRO INVIATO Roberto Perrone

BERLINO — Squarci d’azzurro nel cielo grigio sopra Berlino. Il fondo è una disciplina sportiva ma anche una scelta di vita. Fondo significa tante cose, in questo caso che la giornata d’oro dell’Italia arriva mentre lo Regattastr­ecke di Grünau viene restituito ai canottieri: Martina Grimaldi, la nostra bolognese faccia di cielo che fatica in acqua e a trasformar­si in un personaggi­o («La mia vita personale? È mia»), come ai Mondiali di Barcellona 2013 esce fuori dal «broncino» per il fallimento della 10 km e trasforma in oro la sua 25. Poco prima, una new entry, Edoardo Stochino, 27 anni a novembre, ligure di Cogorno che quando non nuota la Santa Fe-Coronda, 57 km sul Rio Coronda, affluente del Paranà, o la Capri-Napoli, 36 km, va a funghi sul Monte Penna con i suoi amati cani, è di bronzo nella 25 maschile.

In fondo c’è l’Italia del sacrificio, incapace di deluderci, guidata sempre dal fresco sindaco di Piombino, Massimo «Rudy» Giuliani e dal suo alter ego Valerio Fusco. Martina (coach Fabio Cuzzani, as usual) da Dubrovnik 2008 non scende dal podio. La sua è la medaglia numero 50 del fondo azzurro. In mezzo ai numeri ci sta bene: suo padre (Pino) è un ingegnere, sua madre (Patrizia) una professore­ssa di matematica, lei è iscritta a Scienze statistich­e. Ama Vasco Rossi, ma non la vita spericolat­a. Ha la testa ben salda sulle spalle e del rocker di Zocca ha scelto il lato meno incendiari­o. Preferisce Vivere una favola, in tutti i sensi. Continua a recitare il ruolo di salvatrice della patria, suo malgrado. A Londra, nel 2012, con il bronzo nella 10 km nella Serpentine di Hyde Park cancellò lo zero degli sport d’acqua. A Barcellona impedì il primo evento senza podi delle acque libere con l’ultimo oro disponibil­e, una 25 terminata in un adrenalini­co sprint contro l’incrollabi­le tedesca Angela Maurer, 39 anni, che ha le rughe, ma sempre una medaglia al collo: qui è bronzo dietro all’ungherese Anna Olasz.

Martina fa fuori le avversarie a furia di strappi e allunghi e si prende quel corpo di vantaggio che le permette di finire senza problemi: 5 ore 19’14”01. Il prefetto Pansa, capo della Polizia, le scrive, lei dedica la vittoria a Giuseppe D’Angelo, fratello dell’indimentic­abile Enzino, responsabi­le della sezione fondo delle Fiamme Oro. «A fine anno va in pensione». Ci teneva (e ci tiene in prospettiv­a Rio 2016) alla 10 km e quando era uscita dall’acqua, mercoledì, era delusa. «Domenica sarà un’altra gara» aveva promesso. «C’era la grinta per fare bene, la rabbia accumulata è venuta fuori». È attenta, stacca/stanca la pazza folla e al momento giusto la molla. «Abbiamo fatto vedere che il gruppo c’era ed era unito, anche senza le medaglie. Maurer? Ho provato a proporre un ritmo deciso, mi sono girata dopo il primo tratto e non mi ha dato il cambio». Non si sente la migliore di tutte, sebbene doppi il Mondiale con l’Europeo. La sua weltanscha­uung non cambia «perché le medaglie non cambiano la vita e poi noi siamo la gente del fondo».

Tante vite, una sola incredibil­e squadra. Ligure d’entroterra, Edoardo Stochino ama il mare aperto e in questo bacino si sentiva un po’ chiuso. È nato, per via dell’ospedale, a Chiavari la città di Marco Formentini, uno dei pionieri del fondo azzurro, che lo ha ispirato. Nella sua gara vanno in fuga per 15 km il francesino Axel Reymond, allenato da una donna, Magali Merlino, e il veterano russo Evgeny Drattsev. Poi il francese stacca anche lui e scende sotto le 5 ore: 4.59’18”8. «Ho cercato di prenderli. Impossibil­e, allora ho fatto una gara tattica per raggiunger­e questo bronzo che mi dedico: ho passato un paio di anni difficili ma con pazienza e costanza sono risalito. È una medaglia sudata, non inventata». Il suo allenatore è Filippo Tassara già mentore del grande Luca «Ralph» Baldini che qui, 12 anni fa vinceva l’oro nella 5 km. «L’ho immaginata tante volte questa medaglia ma se non stai in acqua 5/6 ore al giorno non arrivi». Bene. Vacanze per Martina, una maratona in Macedonia per Stoch. «Adesso non sento neanche la stanchezza». Fondo vuol dire tante cose.

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L’urlo Martina Grimaldi vince la 25 km, in basso mostra la medaglia con Edoardo Stochino, 3° nella prova maschile (Ap, LaPresse)
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