Anche il combo va sul podio ma non rinuncia alla polemica
BERLINO — (r.per.) Combo di bronzo, con polemica (ma non sul combo). Nuoto sincronizzato e fondo lasciano il posto a nuoto e tuffi con una domenica esuberante. Alla fine arriva anche il bronzo dell’Italia nel combo libero. Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Manila Flamini, Mariangela Perrupato, Dalila Schiesaro e Sara Sgarzi ottengono 90,3333 punti dietro Ucraina (94,4333) e Spagna (93,0333). Cade il muro dei 90 punti grazie alla coreografia di Anastasia Ermakova sulle musiche del poema sinfonico «Shéhérazade» e i consigli teatrali di Enrico Zaccheo. Il combo è un gran miscuglio (il termine definisce molte cose, perfino dei piatti, in particolare nel sud degli Stati Uniti) a cui partecipano tutte le componenti della squadra, anche singolo e duo. Il c.t. azzurro Patrizia Giallombardo è soddisfatta, però attacca: «Abbiamo rispettato i programmi. Innanzitutto quello di formare un team di allenatori che abbiamo consolidato. L’unione di staff e atlete, che hanno cambiato atteggiamento nei confronti dell’approccio al lavoro, ci hanno portato a questi risultati. L’unico rammarico riguarda le votazioni nella squadra tecnica e nel duo tecnico. Vorrei capire quali criteri di giudizio siano stati applicati. Ho preparato una relazione con video e foto da presentare alla commissione Len». Il nuoto parte con i 400 sl di Detti, D’Arrigo e Pizzetti. Inoltre le due staffette veloci, con Pellegrini e Magnini. La Divina è stata svegliata ieri alle 7.30 per un controllo antidoping. L’ha presa bene. Anche perché la Germania non partecipa alla 4x100 sl donne e con 8 squadre c’è la finale diretta.