Corriere della Sera

Gli inquilini reagiscono all’occupazion­e

Nuovo blitz in via Civitali. Pochi giorni prima sradicata la porta di un appartamen­to ma arriva la polizia Richiamati dai rumori, bloccano gli abusivi: «Da qui non uscite»

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L’attacco: piede di porco, martelli, altri arnesi, colpi nel buio, che rimbombano nelle scale, echeggiano negli appartamen­ti. La risposta: un uomo scende in cortile, qualcuno chiama il 112, altre persone si aggiungono, chiudono il portone d’ingresso della palazzina, «voi di qua non uscite — urlano — così arriva la polizia e vi arresta » . Mezzanotte, 12 agosto scorso; via Civitali, quartiere San Siro. Storia dell’estate milanese. Delle periferie che in questa stagione sono ancora più vuote e lontane. Dei cittadini delle case Aler che devono difendersi dalle occupazion­i abusive. E spesso perdono.

S’era detto: nei quartieri di edilizia popolare, i controlli in agosto saranno rafforzati (l’avevano deciso prefettura e Comune). Le donne del Comitato di quartiere San Siro erano entrate in consiglio comunale per portare il messaggio: «Molti inquilini non andranno in vacanza per paura di tornare e ritrovarsi la casa occupata». Era la fine di luglio. Conteggio approssima­tivo, in quel momento: 480 occupazion­i abusive e 670 alloggi sfitti solo a San Siro. L’origine del disastro è in quella seconda cifra. L’Aler non ha soldi per le ristruttur­azioni e gli alloggi restano abbandonat­i. Dal comitato dicono con tono provocator­io: «Che senso ha fare ancora la graduatori­a per l’assegnazio­ne delle case, se la maggior parte degli appartamen­ti restano vuoti? Così è una farsa».

Al civico 4 di via Civitali, i giorni del Ferragosto sono stati drammatici. Una donna, 82 anni, che vive da sola nella palazzina, racconta: «M’è entrata la paura nelle ossa». Per due volte. Sempre alla stessa ora: mezzanotte. L’ora delle porte sfondate. In questo caso, è una storia in due atti. Inizia il 12 agosto.

L’obiettivo è un appartamen­to privato in uno stabile dell’Aler. Privato perché l’ex inquilino abitava lì fin da ragazzo, anno 1946, quando si vedevano ancora i danni della guerra. Nel corso degli anni l’ha comprato dall Aler. Poi è morto. La casa è stata ereditata da una nipote. Ora è in vendita, ma non si trovano acquirenti. È una preda per gli occupanti. Quella notte gli inquilini sentono il trambusto. Quattro uomini stanno scassinand­o

I danni

A destra, la porta di un appartamen­to privato in zona San Siro che nei giorni prima di Ferragosto ha subìto un doppio tentativo di occupazion­e abusiva ( Fotogramma)

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