Corriere della Sera

Gassman e Totò ladri per Monicelli

- Di Maurizio Porro

Fra le ricette che ci martirizza­no ovunque non troverebbe spazio la pasta e ceci che è il vero happy end della prima ufficiale commedia all’italiana, I soliti ignoti di Mario Monicelli, autunno 1958, un successo in bianco e nero da 91 milioni di incasso — una fortuna —, film nato per sfruttare le scenografi­e di Le notti bianche di Visconti. Il titolo è entrato nel gergo ma il regista raccontava di averlo preso da un giornale che raccontava di cinque poveracci, morti di fame, che tentano il colpo grosso alla Rififi picconando la stanza della cassaforte del Monte di Pietà ma sbagliano parete.

La storia è nota ma è uno di quei film che non ci si stufa di vedere: una Roma poco romana, un branco di perdenti (nello stile di Monicelli), la colonna sonora jazz di Umiliani e una sceneggiat­ura di Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli da studiare a scuola per la perfezione del ritmo tragicomic­o.

Cast incredibil­mente ricco con Totò che domina nella lezione di scasso in vestaglia sulla terrazza, mentre è noto che Gassman (Cristaldi producer non lo voleva affatto), opportunam­ente truccato (cotone nelle narici, parrucca, mascherata la gobba del naso, uno spessore sotto il labbro), balbuzient­e (zagagliava in romanesco) premiato col Nastro d’argento, col pugile Peppe (anticipa quello dei Mostri) entra nella schiera dei colonnelli della risata, lasciando temporanea­mente i matinée teatrali scespirian­i. Ma ci sono pure Mastroiann­i, visto e preso tra Le notti bianche e La dolce vita, Renato Salvatori alla vigilia di Rocco e i suoi fratelli e i due super caratteris­ti lanciati da Monicelli, il siciliano Ferribotte (Tiberio Murgia ex cameriere) che tiene reclusa la bellissima debuttante Claudia Cardinale e Carlo Pisacane, oltre alla colf veneta e complice, Carla Gravina e Memmo Carotenuto che va sotto il tram ed è il primo morto della commedia.

Concorse all’Oscar come film straniero (ma fu battuto da Mio zio di Tati, come l’anno dopo Orfeo negro sconfigger­à La grande guerra) e fece gran scalpore in America dove realizzaro­no ben due remake (oltre agli spunti rubati) e un musical di Bob Fosse, mentre seguirono due inutili sequel italiani, il primo dei quali passa domani su Rai3.

Sul set Totò e Gassman nel film I soliti ignoti Rai3, ore 21.05

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