ASSUMERE
definizione di quello «funzionale» inteso come una batteria di professori senza cattedra a disposizione di una rete di più scuole vicine sul territorio per coprire posti vacanti, spezzoni e buchi che altrimenti verrebbero assegnati ogni volta a un docente diverso; il superamento delle supplenze brevi; l’ampliamento delle classi di concorso e le regole per la mobilità geografica degli insegnanti; la nuova procedura di abilitazione dei docenti; il ripensamento dello stato giuridico del docente con riferimento a quelli che nel documento vengono definiti come gli «scatti di competenza» legati alla valutazione e alla valorizzazione delle competenze didattiche dei docenti (è questo un punto centrale
Nelle scorse settimane si era parlato anche della possibilità di una legge delega per la riforma. Il ruolo della delega, secondo l’ultima versione della Buona Scuola, riguarda la scrittura di un testo unico (l’ultimo è del 1994) che raccolga tutte le norme che riguardano l’istruzione in modo organico. Il punto resta ora quello del reperimento dei fondi, «le coperture finanziarie non solo per il 2015 ma anche a regime devono essere contenute nella legge di Stabilità», è scritto nel documento. La fretta per la regolarizzazione dei precari ha un argomento forte nel verdetto della Corte di Giustizia europea sui precari della scuola atteso nei prossimi mesi. Se, come è molto probabile, arriverà una condanna per violazione del diritto comunitario (la direttiva 1999/70/CE che prevede l’assunzione in via definitiva per tutti quei dipendenti che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio) lo Stato italiano rischia di dover pagare multe salatissime.
la presentazione delle linee guida della riforma di Renzi su