Grillo choc sui migranti malati Sì di Berlino e Madrid a Frontex
«Irricevibile» la proposta su mezzi e soldi destinati alla missione Alfano: «Vittoria italiana». Si riapre lo scontro con l’Ue
ROMA — Germania e Spagna dicono sì al varo di «Frontex Plus», la missione che dovrebbe servire a gestire i flussi migratori dal Nordafrica. E confermano al ministro dell’Interno Angelino Alfano l’impegno a fornire mezzi e uomini. Il responsabile del Viminale incassa l’appoggio politico da parte dei maggiori partner europei, ma la prima proposta operativa inviata da Bruxelles appare inaccettabile dal punto di vista tecnico. Lo stanziamento massimo previsto è infatti di appena 30 milioni di euro e soprattutto appaiono inadeguati le navi che si vorrebbero impiegare per il pattugliamento del Mediterraneo.
Si continua dunque a trattare, privilegiando il negoziato bilaterale. Una strada apparsa più utile a ottenere aiuti per fronteggiare un’emergenza che non accenna a diminuire. E mentre torna incandescente il dibattito politico alimentato dalla sortita di Beppe Grillo che con toni durissimi e sprezzanti si schiera al fianco di quei sindacati di polizia che ormai da settimane denuncia il rischio di contagio per chi si occupa della prima assistenza agli stranieri: «Per la tbc non esiste un vaccino che provveda una protezione affidabile per gli adulti, si trasmette per via aerea e le cure richiedono anni. Vogliamo reimportarla, reimportiamola! ma facciamolo alla luce del sole, informando la popolazione che alla polizia non vengono forniti neppure gli strumenti minimi di profilassi».
La missione estera di Alfano comincia a Berlino. Dopo le polemiche dei giorni scorsi e le accuse all’Italia di non aver «fotosegnalato» gli stranieri che richiedono asilo consentendo loro di varcare le frontiere, il clima durante l’incontro con il collega Thomas de Maizière appare molto più sereno. E il risultato arriva quando le autorità tedesche comunicano di voler partecipare alla missione, proprio come avevano fatto i francesi una settimana fa. È un buon viatico per affrontare gli spagnoli, impegnati da anni a fronteggiare gli sbarchi dal nordafrica e propensi negli ultimi anni a una linea di fermezza che prevede la creazione di una vera e propria barriera in mare attraverso un’attività di controllo che contempla anche i respingimenti. Anche Jorge Fernandez Diaz assicura la partecipazione di Madrid garantendo addirittura l’impiego della guardia civil nelle azioni di contrasto. «Sono molto soddisfatto — commenta Alfano — perché abbiamo dimostrato di saper costruire soluzioni
L’intercettazione in carcere
mentre gli altri parlano».
Adesso bisognerà però affrontare il capitolo operativo e la strada appare tutt’altro che semplice. Nella proposta trasmessa da Bruxelles gli stanziamenti economici vengono effettivamente aumentati passando da circa dodici milioni di euro a trenta milioni di euro. Una cifra irrisoria rispetto a quanto l’Italia spende con « Mare Nostrum » , ma è comunque un primo passo. Ciò che viene invece ritenuto «irricevibile» dai tecnici è l’elenco dei mezzi navali. Si tratta infatti di piccoli natanti inadatti ad affrontare il Mediterraneo, soprattutto tenendo conto che la 64.261 2.352
Il nodo I 30 milioni di Bruxelles sono ritenuti ancora insufficienti
L’ufficiale di rotta Francesca Greco nella plancia della Fregata Euro della Marina militare italiana
con due aspiranti ufficiali 117.000* 437**
Puglia
Calabria «missione» dovrebbe cominciare a fine novembre e dunque con condizioni di mare particolarmente proibitive.
Non solo. Nelle intenzioni dell’Unione Europea il nostro Paese dovrebbe comunque farsi carico delle operazioni di ricerca e soccorso. E proprio questo dimostra che «Frontex Plus» non può in alcun modo sostituire «Mare Nostrum», vera e propria missione umanitaria che ha consentito di salvare finora migliaia di persone. Nei prossimi giorni — dopo una serie di riunioni con gli esperti della Marina militare e della Guardia di Finanza da mesi in prima linea nell’attività di rintraccio e assistenza ai migranti che arrivano dalla Libia e dagli altri Stati del Nordafrica — verrà formulata una controproposta per l’Ue nella quale saranno elencate le «criticità» e indicate le navi indispensabili per affrontare quello che si è già rivelato un vero e proprio esodo. E l’Italia farà valere proprio l’appoggio politico ottenuto da Parigi, Berlino e Madrid.
fsarzanini@corriere.it