Corriere della Sera

Dai tedeschi una mano tesa dopo le polemiche

- Di PAOLO LEPRI

«Iproblemi

ci sono, ma si possono risolvere insieme», è stato il messaggio che Thomas de Maizière, un uomo che generalmen­te non si nasconde dietro le parole, ha rivolto all’Italia ieri a Berlino discutendo con il collega Angelino Alfano dell’emergenza profughi nel Mediterran­eo. Per il governo Merkel è una realtà di fatto, messa in evidenza più volte, che in Germania arriva un numero «sproporzio­nato» di rifugiati che sfuggono ai controlli nei Paesi di prima accoglienz­a. «Tutti gli Stati devono invece rispettare — ha sottolinea­to il ministro degli Interni tedesco — le regole del Trattato di Dublino». A giudizio di de Maizière, però, è fondamenta­le scongiurar­e il rischio che di fronte ad una situazione così drammatica ai confini dell’Europa, «ogni Paese se la prenda con l’altro». «Si può dire — ha osservato — che l’Italia sopporti l’onere maggiore di questa emergenza e che abbia bisogno di appoggio. Possiamo aggiungere che noi tedeschi abbiamo troppi richiedent­i asilo. Nessuna delle due tesi è sbagliata. Ma le accuse reciproche non servono a niente». È invece arrivato il momento, secondo il ministro cristianod­emocratico, di uno «sforzo comune» a cui naturalmen­te si affianchi una diversa gestione del problema della registrazi­one degli arrivi. E un impegno in questo senso è stato assicurato da Alfano. Sono queste le basi del sostegno che la Germania ha dato al varo dell’operazione «Frontex Plus», destinata a combattere in modo più efficace l’immigrazio­ne clandestin­a e i trafficant­i di morte. Sarà una nuova missione, che si sta delineando in questi giorni, definita dal ministro degli Interni italiano «il ritorno dell’Europa a presidio del Mediterran­eo». Da Berlino è arrivato un segnale importante. Bisogna però sperare che questo clima di collaboraz­ione non sia turbato, come purtroppo è avvenuto in passato, da voci meno responsabi­li di quelle che sono state ascoltate ieri.

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