Locandina choc alla mostra gay E il Comune ritira il patrocinio
Una donna calpesta le icone. Il vescovo: violata ogni regola etica
TORINO — Un’immagine «inaccettabile» e non abbinabile a quella del Comune. Il sindaco della città Piero Fassino ha ritirato nella serata di ieri il patrocinio a «Saliga», la mostra fotografica dedicata ai sette peccati capitali che sarà inaugurata il prossimo 8 settembre a Torino e organizzata dalla International Art Lgbte, un’associazione culturale di lesbiche e gay. Pietra dello scandalo è la locandina che presenta la mostra: una donna ritratta nella sua strabordante e decadente obesità, completamente nuda eccezion fatta per un paio di scarpe bianche.
E sotto i suoi tacchi un’icona con il volto di Gesù Cristo e della Vergine.
Tra i primi ad esprime indignazione l’arcivescovo Cesare Nosiglia: «Colpisce in quell’immagine il modo in cui viene usato il corpo di una donna, proprio quando cresce un’attenzione più diffusa e consapevole alle strumentalizzazioni e alle violenze che sulle donne si commettono. In quel montaggio — continua il presule — c’è la protervia di chi si crede al di sopra di ogni minima regola etica; di chi pretende,
Il cantante
in nome di una supposta scelta artistica, che tutti debbano accettare qualsiasi sfregio anche al più sentito e profondo senso religioso degli altri. Sono certo che ogni persona di buon senso saprà valutare questo episodio per quello che merita. Soprattutto quando certe scelte “artistiche” diventano un modo facile per cercarsi pubblicità attraverso le polemiche».
Una posizione dura, quella dell’arcivescovo, condivisa dal primo cittadino.
Invece non accetta censure Telemaco Rendine, il curatore della mostra: «Quella è parte di un’opera d’arte divisa in sette immagini, a illustrare i sette peccati capitali. In particolare, quella fotografia vuole ritrarre la Superbia. Che poi è Gesù Cristo stesso a dirci, attraverso i Vangeli, che è un peccato. Io nell’immagine vedo un’esaltazione della religione».